Categoria:Letteratura-Q
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Testi nella categoria "Letteratura-Q"
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- Qua dove l'onda di Nettuno irato
- Quaderni del carcere
- Quaderni di Serafino Gubbio operatore
- Quadro generale dello stato di Milano
- Quaedam epigrammata
- Quaestio de aqua et terra
- Qual aprono al mio sguardo amore, e sdegno
- Qual augellin, ch'uscir di guai si crede
- Qual Augellin, che da lontana parte
- Qual beato liquor, qual teste apriche
- Qual cervetta gentil, ch'ora il desio
- Qual cruda serpe, e qual pestifer'angue
- Qual di tanto valore
- Qual duo leoni in Mauritana arena
- Qual feroce leon, che assalit'abbia
- Qual fiume altier, che dall'aeree vene
- Qual Fiumicel, che se tra verdi sponde
- Qual in colle aspro, al imbrunir di sera
- Qual madre i figli con pietoso affetto
- Qual madre i figli con pietoso affetto (Lucas)
- Qual mai non vide in terra occhio, o pensier
- Qual mi destano in petto alto stupore
- Qual misero Cultor, che al campo arriva
- Qual non inteso duolo
- Qual paura ho quando mi torna a mente
- Qual pellegrin, che dal viaggio stanco
- Qual peregrin nel vago errore stanco (Lucas)
- Qual peregrin, che fuor di sua contrada
- Qual rugiada o qual pianto
- Qual saggia frenesia
- Qual se ne va talor rapidamente
- Qual se per vie selvagge
- Qual sia di noi gente più chiara al Mondo
- Qual sulla cetera
- Qual sulla forza delle regie piume
- Qual Uom se 'n va talor, cui di repente
- Qual uom, se repentin folgor l'atterra
- Qual vecchio, e già stanco Nocchier, che a sorte
- Qual'alma in terra non avrà pensiero
- Qual'edera serpendo Amor mi prese
- Quale appare Iri celeste
- Quale infra l'aure candide, succinta
- Quale splendor? qual de' begli occhi ardore?
- Quali strani capogiri
- Qualor di nuovo e sovruman splendore
- Qualora il tempo alla mia mente riede
- Qualunque dotto ingegno a lodar prende
- Qualunque vol saper fare un sonetto
- Quand vedessev on pubblegh funzionari
- Quand'il gran Re, ch'ha sovra l'onde impero
- Quand'io credea, che in me gli ardori intensi
- Quand'io men vò verso l'ascrea montagna
- Quand'io mi volgo indietro a mirar gli anni
- Quand'io penso al fuggir ratto dell'ore
- Quand'io penso all'Augel, che dal Ciel venne
- Quand'io pur veggio che se 'n vola 'l sole
- Quando a' suoi gioghi Italia alma traea (1834)
- Quando a' suoi gioghi Italia alma traea (Lucas)
- Quando ad Amor od a Fortuna piacque
- Quando Amor gli occhi rilucenti e belli
- Quando chiari e tranquilli i giorni nostri
- Quando con fuga a metter fine a' mali
- Quando d'avverso Ciel stimai rigore
- Quando da duo begl'occhi offerse Amore
- Quando di due bei lumi il dolce strale
- Quando di sè più del Sol vestita
- Quando di vaghe donne eletta schiera
- Quando eu stava in le tu' cathene
- Quando eu stava in le tu' cathene (Stussi)
- Quando Eugenio pugnò, del gran Clemente
- Quando Febo al re Ferèo
- Quando Filli potrà senza Damone
- Quando Firenze alcuna cosa monta
- Quando fondò dell'immortal sua sede
- Quando giojosa infra i celesti amori
- Quando il dormente si sveglierà
- Quando il gran Scipio dall'ingrata terra
- Quando il mel de' lor concenti
- Quando il pensiero umano (1834)
- Quando il pensiero umano (Lucas)
- Quando il Pittore ad animar rivolto
- Quando il soave mio fido conforto (Lucas)
- Quando imprimer di sdegno orme profonde
- Quando l'Alba in Oriente
- Quando l'alma del dì luce primiera
- Quando l'Alma real vider le stelle
- Quando l'almo mio Sol fra gli altri appare
- Quando l'amara lite in Cielo insorse
- Quando l'anima trista e 'l corpo e 'l core
- Quando la bella Europa oh Dio! lasciai
- Quando la Fè, Signor di sfera, in fera
- Quando la gemma al dito Annibal tolse
- Quando la mente al gran decreto eterno
- Quando la sera su 'l tranquillo Mare
- Quando lasciò del suo Ticin la sponda
- Quando le vostre colle mie pupille
- Quando m'è detto, o nobil Gambacorta
- Quando Matilde al suo sepolcro accanto
- Quando nel cielo io rimirar solea
- Quando nel grembo al mar terge la fronte
- Quando partì da me ver la sua sfera
- Quando per girne al Ciel di morte a scherno
- Quando potrò io dir Dolce mio Dio
- Quando salir fuor d'oriente sole
- Quando spinge vêr noi l'aspro Boote
- Quando sull'empio Mondo il Ciel s'adira
- Quando veggo levarsi e spander l'ale
- Quando vibrò da' vostri lumi Amore
- Quando vuol sentir mia voce
- Quanno er gatto nun c'è
- Quant'è bella giovinezza
- Quant'è ch'io sospirava, e che piangea
- Quanta invidia ti porto, amica Sena
- Quante fiate mi dicesti, Amore
- Quanti dolci pensieri, alti disiri
- Quanti son Cigni al biondo Mela in riva
- Quanto Anfitrite gira
- Quanto dirne si de' non si può dire
- Quanto è grande la bellezza
- Quanto la vita mia si meni amara
- Quanto perfetta fia l'eterna cura
- Quanto sei bella, o Lidia! Io veggio il fiume
- Quanto sia vana ogni speranza nostra (Lucas)
- Quantunque l'uom combatta in questa vita
- Quaranta novelle
- Quarantatré nnomi der zor Grostino
- Quarto, alloggià li pellegrini
- Quasi colomba immacolata e pura
- Quasi un popol selvaggio, entro del cuore
- Quattro canti militari dell'antica Grecia
- Quattro destrier, quasi le piante alati
- Quattro leggende (Jacopo da Varazze)
- Quattro Milioni
- Quattro tribbunali in dua
- Que' fieri lacci, onde il mio cuore avvolsi
- Quel capro maladetto ha preso in uso
- Quel Capro maledetto ha preso in uso
- Quel che l'Europa col mirabil ponte
- Quel che pur chiami in bruna veste e nera
- Quel cieco Amor, cui cieca turba adora
- Quel dì, che al Soglio il gran Clemente ascese
- Quel dì, che tua mercè, cortese Amore
- Quel Dio, che sciolto il giogo al gran tragitto
- Quel dolce strale, onde piagar solea
- Quel Giove adunque, che potea di strali
- Quel nappo, o Galatea, che a me dal collo
- Quel primo sguardo, ch'io rivolsi a lei
- Quel raggio, che mostrommi il cammin destro
- Quel vago impallidir, che 'l dolce riso
- Quel, che a Dio fu nel gran principio appresso
- Quel, che di Libia dal confin potèo
- Quel, che maligno a sì funesta sera
- Quel, che per tante vene, e non invano
- Quel, che t'offre l'Arcadia umil suo canto
- Quel, che vedi colà languido Rio
- Quell'alta Donna, che nel cuor mi siede
- Quella cetra gentil, che 'n sulla riva
- Quella che in cor l'amorosa radice
- Quella di cui i' son veracemente
- Quella, ch'ambe le mani entro la chioma
- Quella, che illustre nel real tuo manto
- Quella, che nel mio cor trionfa, e regna
- Quella, chi in man di Titiro concento
- Quer che cce vò, cce vò
- Quest'ambrosia del ciel, che in terra vino
- Quest'è il Parrasio Bosco? Il nido è questo
- Quest'erto colle, che di nuovi allori
- Quest'onda, che di porpora si tinge
- Questa capra è la più smunta
- Questa che 'l cor m'accende
- Questa che in bianco ammanto, e in bianco velo
- Questa che tanti secoli già stese
- Questa dell'Universo Arbitra e Diva
- Questa donna che andar mi fa pensoso
- Questa è colei, che abbandonata e mesta
- Questa è la porta, ov'io sovente entrando
- Questa leggiadra donna che io sento
- Questa mia lingua, e queste labbra appena
- Questa negli ozi suoi mole eminente
- Questa non era nò la pompa in cui
- Questa scolpita in oro amica sede
- Questa sì cara al Ciel nobil donzella
- Questa vita mortal, ch'altri sospira
- Questa vita mortal, che 'n una o 'n due
- Questa, che 'l buon Vulcano
- Questa, che del bel Mincio illustra i liti
- Questa, che ier'io colsi appresso il fonte
- Questa, che l'Uomo in sè racchiude e vanta
- Questa, che miri di cadere in atto
- Questa, che scende in bianca nube e pura
- Questa, che scossa di sue regie fronde
- Questa, che tien sopra il tuo cuore il vanto
- Questa, che tra le man nuova mi suona
- Questa, cui lunga invidia età fè guerra
- Questa, mi disse Amore, è la catena
- Queste mie labbra, e questa lingua appena
- Queste mie rime, ov'io vostra beltade
- Questi è il gran Raffaello. Ecco l'idea
- Questi è il grand'Alessandro. Il ciglio inarca
- Questi epigrammi