Quanto sei bella, o Lidia! Io veggio il fiume
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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri/Pompeo Figari
IV
Quanto sei bella, o Lidia! Io veggio il fiume
Sorgere altero all’una e all’altra riva,
E quasi per superbia alzar le spume,
Se del tuo volto a farsi specchio arriva.
5Miro il giglio e la rosa: oltre il costume
Il sangue in questa, il latte in quel si avviva,
Se volgi lor de’ tuoi begli occhi il lume,
Se della man la neve pura e viva.
Se al prato, o al lido il tuo bel piè sen viene,
10Ogni erbetta vegg’io cangiarsi in fiore;
Veggio cangiarsi in Or l’alghe e l’arene.
Deh! Lidia, or che farà dunque il mio cuore,
Che sì vivo il tuo volto in se ritiene,
Se chi non sente, per te sente amore?