Quando salir fuor d'oriente sole

Buonaccorso da Montemagno il Vecchio

XIV secolo Indice:Le Rime di Cino da Pistoia.djvu sonetti Letteratura Quando salir fuor d'oriente sole Intestazione 13 giugno 2020 100% Da definire


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     Quando salir fuor d’orïente sôle
La messaggier de’ futuri giorni,
Dormendo udii fra lauri faggi ed orni
4Quella a cui porta molta invidia il sole.
     Volsimi al suon di suo’ dolci parole,
Per veder gli atti pellegrini e adorni.
— Che fai, diss’ella, qui? dove soggiorni,
8Disonesto par noi veder qui sole. —
     — O degli occhi miei scorta, luce mia —
Volevo dir, che sorridendo pose
11Sopra l’omero mio la bella mano.
     I’ mi riscossi, chè sì dolci cose
Sofferir mia virtù più non potìa:
14Amor così pur mi nutrica in vano!


(Questo Sonetto, attribuito a Niccolò Tinucci, fu, con l’autorità di moltissimi codici, restituito al Montemagno da F. Trucchi, il quale lo ristampò ammendato nelle citate Poesie italiane inedite.)