Gabriello Chiabrera

XVII secolo Indice:Opere (Chiabrera).djvu Letteratura Qual sulla cetera Intestazione 28 luglio 2023 75% Da definire

Scuoto la cetra, pregio d'Apolline Su questo scoglio
Questo testo fa parte della raccolta Canzoni eroiche di Gabriello Chiabrera


[p. 57 modifica]

LXXXII

II

Strofe.
Qual sulla cetera,
     Per cui trionfasi
     Del hassu Tartaro,
     Bella Callïope,
     5Oggi degli uomini
     Hassi a cantar?
Antistrofe.
Fra scettri nobili,
     A cui s’inchinano
     Gentili spiriti,
     10L’almo, che adorasi
     In val di Tevere,
     È senza par.
Epodo.
Quando del mondo il Redentore eterno
     Al cielo ascese,
     15Allor cortese
     A Pietro suo fedel diello in governo,
     Perchè sul Vaticano
     A’ successori indi venisse in mano.

[p. 58 modifica]


Strofe.
Già quivi il ressero
     20Pastori d’anime
     Per lunghi secoli
     Con tale studio,
     Che ’l re dell’Èrebo
     N’ebbe dolor.
Antistrofe.
25Specchio ben fulgido
     Furo lor opere,
     Cui dentro i popoli
     Cinti di tenebre
     La via scorgessero
     30Del vero onor.
Epodo.
Ma del rio tempo la sì gran possanza
     Con spessi giri
     Fa che si miri
     Ogni cosa quaggiù cangiar sembianza;
     35E fra l’umana gente
     Mutar veggiamo in adoprar la mente.
Strofe.
Saul sottrassesi
     Al sacro Imperio
     Di Dio grandissimo:
     40David disfecesi
     In calde lacrime
     Quando peccò.
Antistrofe.
Quinci di biasimo
     Quei sen va carico,
     45Sozza memoria!
     Questi si celebra,
     Nè fra’ nomi incliti
     Tacer si può.
Epodo.
Ma per altrui coglier non so dispregi
     50Lungo Elicona:
     Ben fo corona
     Fulgida più che d’oro a’ Grandi egregi;
     Però sopra il Permesso
     Al sacro Urban questa sì fatta io tesso.
Strofe.
55Qual Rosa in Gerico
     Tra’ fior che odorano,
     O quale è balsamo
     Infra gli aromati,
     Tal fra’ Pontefici
     60Il vo’ ben dir.
Antistrofe.
In van di tossico
     Arma sue vipere
     Megera Eretica:
     In van Malizia
     65Covando insidie
     Spera tradir.
Epodo.
Come per Luglio delle spiche amante
     Aura rovaja
     Sgombra dall’aja
     70Al suo primo soffiar le paglie infrante;
     Di Urban l’alta bontate
     Sgombra i costumi rei di questa etate.
Strofe.
Puri Luciferi,
     Purissimi Espcri
     75Ci s’apparecchiano;
     Giojosa Cerere,
     E lieto Bromio
     Trionferà.
Antistrofe.
Farà Melpomene,
     80Che alto risuonino
     Celesti cembali;
     E l’alma Aglaja
     Col piè d’avorio
     Carolerà.
Epodo.
85Febo d’allor cinto le terse chiome
     In novi modi
     tesserà lodi
     Dell’adorato Urbano al chiaro nome.
     Per cui fatte gioconde
     90Eccheggieran del Tebro ambe le sponde.