Questi è il gran Raffaello. Ecco l'idea
Questo testo è stato riletto e controllato. |
Questo testo fa parte della raccolta Rime dell'avvocato Gio. Batt. Felice Zappi e di Faustina Maratti sua consorte
XVI.1
Questi è il gran Raffaello. Ecco l’idea
Del nobil genio e del bel volto, in cui
Tanto Natura de’ suoi don ponea
Quanto egli tolse a lei de’ pregi sui.
5Un giorno ei qui, che preso a sdegno avea
Sempre far sulle tele eterno altrui,
Pinse se stesso, e pinger non potea
Prodigio che maggior fosse di lui.
Quando poi morte il doppio volto, e vago
10Vide, sospeso il negro arco fatale,
Qual, disse, è il finto o il ver? e qual impiago?
Impiaga questo inutil manto e frale,
L’alma rispose, e non toccar l’immago,
«Ciascuna di noi due nacque immortale.
Note
- ↑ Ritratto di Raffaello d’Urbino dipinto da lui medesimo nel Palazzo Vaticano.