Quando la gemma al dito Annibal tolse
![]() |
Questo testo è completo, ma ancora da rileggere. | ![]() |
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/a/a5/Nuvola_apps_bookcase.svg/20px-Nuvola_apps_bookcase.svg.png)
Q
UANDO la gemma al dito Annibal tolse,Che di sua morte a lui serbò l’onore,
Tutte sul volto le virtù del core
4E le giurate a Roma ira raccolse;
E Trebbia e Canne in suo pensier rivolse.
Lunga al Tarpeo memoria aspra d’orrore;
Nè degli dei, qual chi contento more,
8Nè de’ cangiati suoi destin si dolse.
E fermo e fiso nella grande immago
Che di lui viva l’età tutte avranno,
11D’un generoso pallor tinto e bianco,
‘ II Tebro omai togliam ’ disse, ‘ d’affanno;
Finchè Annibal vivea, tutta non anco
14Era ben vinta la fatal Cartago.’