Quel, che vedi colà languido Rio
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II
Quel, che vedi colà languido Rio
Volgersi intorno alle gran ripe oscuro,
E denso quasi stagno, egli è l’impuro
Lete, che da la valle inferna uscìo.
Tuffansi l’Alme pria nel flutto rio,
Quando s’appressa il lor viver futuro;
Poi fan ritorno al nuovo carcer duro,
Ogni Passato lor posto in obblìo.
Nasce quell’onda in seno a Dite immondo,
E tal ria porta qualità dal fonte,
Che del Passato ogni memoria toglie.
Quivi non sol, ma in grembo ancor del Mondo
Un rivo di tal’acqua il corso scioglie
E a ber ne son l’ingrate Anime pronte.