Quando di vaghe donne eletta schiera
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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri/Gio. Battista Catena
IV
Quando di vaghe donne eletta schiera
Veggio, e non quella, ch’io veder vorrei,
Pietoso Amor degl’aspri affanni miei,
Perchè senza il suo ben l’alma non pera,
Il Bel mi mostra, ond’è ciascuna altera,
E qual pittor da questi volti, e quei
Tragge il più Bello, e poi ritratto in lei
Forma al desìo l’immagine sua vera.
Onde il Bel, che Natura in mille sparse,
Accolto sol nella mia donna io miro,
Che per miracol nuovo in terra apparse.
Ma non basta a far pago il mio desiro
Veder l’immago, ed ella altrove starse,
Se pensoso m’arresto, e poi sospiro.