Questa sì cara al Ciel nobil donzella
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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri/Antonio Maria Tommasi
IV1
Questa sì cara al Ciel nobil donzella,
Che tesori e piacer, gloria e grandezza
Con magnanimo piè calca e disprezza,
E d’amor frange altera arco e quadrella:
5Donne, non men che voi sentìa rubella
A virtude in suo cuor nascer vaghezza;
Che in alto stato al viver molle avvezza
Fu da’ primi anni, ed è pur donna anch’ella.
Ma non soffrì, che in vili aspre catene
10Gemesse l’Alma, e generose e liete
Alzò le brame all’immortal suo Bene.
Or voi, che tristo il guardo a lei volgete,
Per lei di sciocca e ria pietà ripiene,
Deh sovra voi del vostro mal piangete!
Note
- ↑ Per monaca.