Quando per girne al Ciel di morte a scherno
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Questo testo fa parte della raccolta Rime dell'avvocato Gio. Batt. Felice Zappi e di Faustina Maratti sua consorte
XXIV.
Quando per girne al Ciel di morte a scherno
Risorgerem da’ cupi avelli e mesti,
Chi più bei pregi ebbe vivendo in questi,
Prevalerà nel Regno alto e superno.
5Donna, che in questo basso e mortal Verno
Fior di tanta beltade in volto avesti,
Quanta n’avrai su ne’ giardin celesti
Sparsa da’ rai del sommo Sole eterno?
Ed io ch’amai già tanto in doglia, e in foco,
10Quanto amerò là dove fuor d’affanno
Ogni ben s’ama in un sol bene accolto?
Non puote invidia in Cielo aver più loco:
Ma se ’l potesse, i più bei spirti avranno
Invidia a me nel core, a te nel volto.