Qual mai non vide in terra occhio, o pensier
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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri/Vincenzo Leonio
V1
Qual mai non vide in terra occhio, o pensiero
A me, da me diviso, un dì s’offerse
Dal lido occidental, Lume sì altero,
Che la luce del Sol tutta coperse.
5Or mansueto, or minaccioso, e fero
Quinci alle genti amiche, indi all’avverse,
Ei tosto all’Indo, e all’Oceàno Ibero,
All’Austro, e all’Aquilon la via s’aperse.
Parea, che intanto vagamente adorno
10De i nuovi raggi in ogni parte al Mondo
Lieto più dell’usato ardesse il giorno.
Risorto alfin da quell’obblìo profondo
Sol vidi ovunque io volsi gl’occhi intorno
Il bel di tue virtù splendor giocondo.