Quel che pur chiami in bruna veste e nera
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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri/Durante Duranti
IV1
Quel che pur chiami in bruna veste e nera,
E di lagrime intanto aspergi il ciglio,
Donna, vago diletto unico figlio,
Tua gioia un tempo, or doglia acerba e fera,
5Col mio lassù nella più alta sfera
Or stassi fuor di questo grave esiglio;
E fora il nostro omai miglior consiglio
Di lor gloria allegrarsi eterna e vera.
Ma dal retto veder, ahi! ne distorna
10Il troppo affetto, e dal soverchio duolo
Vinta ed oppressa in noi la Ragion dorme:
L’immortal luce, ch’ambi or copre e adorna,
Tolta è a’ nostr’occhi, che presenti han solo
Lor dolci atti, e le prime amate forme.
Note
- ↑ A Camilla Fenaroli dama e poetessa Bresciana valorosissima, in morte d’un tenero figliuolo.