Opere di Gabriello Chiabrera/Canzonette
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Gabriello Chiabrera - Opere (XVII secolo)
Canzonette
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CANZONETTE
Indice
- I. Alla signora Geronima Corte.
- II. Alla medesima.
- III. Alla medesima.
- IV. Scherza colla Ninfa.
- V. Non si temono i tormenti d'amore.
- VI. A D. Lorenzo Fabbri.
- VII. Al sig. Francesco Bussoni.
- VIII. Al sig. Luciano Borzone pittore.
- IX. Minaccia di non voler più celebrare la sua Diva.
- X. Ad Ottavio Rinuccini.
- XI. Si duole, e si contenta de' suoi tormenti.
- XII. Imeneo di Armida.
- XIII, Pianto di Orfeo.
- XIV. Belle Guance.
- XV. Sguardi di Bella donna.
- XVI. Filirio a Leucippe.
- XVII. Agli occhi di Bella Donna.
- XVIII. Piange la lontananza.
- XIX. Guardato dalla sua Donna non cura il morire.
- XX. Che sua Donna è bella, ma che a lui ne viene cordoglio.
- XXI. Loda la sua Diva.
- XXII. Sdegno di Bella Donna sotto l'allegoria del mare.
- XXIII. Vaneggia.
- XXIV. Ad Iella.
- XXV. Invita Clori a cantar seco le glorie di Ferdinando gran duca.
- XXVI. Lontananza.
- XXVII. Amore rende contento il suo amore.
- XXVIII. Piange il suo amore.
- XXIX. Conforta Clori a maritarsi.
- XXX. Che sempre amerà.
- XXXI. Languisce senza la sua Diva.
- XXXII. Duolsi.
- XXXIII. Fedeltà d'amore.
- XXXIV. Dissuade l'amare.
- XXXV. Che la beltà presto finisce.
- XXXVI. Si schernisce da amore colla
- XXXVII. Non vuole più amere la sua Diva.
- XXXVIII. Colloquio amoroso.
- XXXIX. Consola Amarilli febbricitante.
- XL. Agli occhi di Bella Donna.
- XLI. Che ben mirato loderà, e mal mirato biasimerà gli occhi.
- XLII. Qualità della sua Diva.
- XLIII. Loda Clori.
- XLIV. La sua Diva più bella dell'aurora.
- XLV. Loda la mano della sua Diva.
- XLVI. Che in amore son pene
- XLVII. Riso di bella Donna
- XLVIII. Dolce sdegno di bella Donna
- XLIX. Invita Amarilli alla campagna.
- L. Invito ad amare.
- LI. Loda Amarilli.
- LII. A Jole.
- LIII. Loda la sua Donna.
- LIV. La Sirena.
- LV. Loda la sua Donna.
- LVI. Che la sua Donna e invecchiata.
- LVII. Che non fu bene udito dalla sua Donna.
- LVIII. Per le sue passioni.
- LIX. Invito a cantar d'Amore
- LX. Disperazione amorosa.
- LXI. Invano si sdegna con la sua Diva.
- LXII. Invito a vedere la sua Diva.
- LXIII. Alla signora Bettina Doria del signor Agostino.
- LXIV. Al sig. Cristoforo Allori detto Bronzino
- LXV. Loda i capelli di bella Donna.
- LXVI. Si conforta a soffrire.
- LXVII. Alla sua donna, che non lo lusinghi.
- LXVIII. Ama, e pena.
- LXIX. Avverte che in amore sono guai.
- LXX. Chiede pietà dagli occhi di bella Donna .
- LXXI. Si consola con la sua Donna.
- LXXII. Alla Rosa.
- LXXIII. Loda gli occhi.
- LXXIV. Che essendo vecchio non può amar più.
- LXXV. Al signor Tommaso Strinati.
- LXXVI. A Clori e Dori.
- LXXVII. Desidera di riveder gli occhi della sua Donna
- LXXVIII. Che egli è per amar sempre mai.
- LXXIX. Duolsi dell'instabilità.
- LXXX. Loda le guance.
- LXXXI. Loda gli occhi.
- LXXXII. Duolsi.
- LXXXIII. Bella mano.
- LXXXIV. Disperazione amorosa.
- LXXXV. Non vuol più mirar la sua donna.
- LXXXVI. Che i suoi tormenti gli son cari .
- LXXXVII. Per la signora Elena Pavese.
- LXXXVIII. Che non si lascerà adescare.
- LXXXIX. il sig. Ferdinando Saracinelli
- XC. Allegoria d'amante al naufragio.
- XCI. Per la signora Leonora Ferrera
- XCII. Lusinga.
- XCIII. alla mano di Assenzia.
- XCIV. Dipartita.
- XCV. Che, essendo lontano dalla sua Donna, soffre gran pene, ma che desidera e spera di rivederla