Ecco la luce
Questo testo è completo, ma ancora da rileggere. |
◄ | Vaghi rai di ciglia ardenti | Dal cor tragge nocchier sospiri amari | ► |
XXI
AD IELLA
Invito a ricrearsi.
Ecco la luce,
Che a noi riduce
La stagion de’ diletti;
Maggio sen viene,
5Ed ha ripiene
L’ali di bei fioretti.
Ei dianzi vinse,
E risospinse
Da queste piagge il verno;
10Or da cortese
Del suo bel mese
Ad Amore il governo.
Quinci amorose
Di gigli e rose
15Van dispogliando il prato,
E ghirlandette
Le Verginette
Fanno al bel crin dorato.
E dove asconde
20Lungo bell’onde
Ombra più folta il Sole,
Ivi tra canti,
Con cari amanti,
Menano lor carole.
25Bella Iella
Per chiara stella
Agli occhi miei concessa;
Bella che avanzi,
Allor che danzi,
30Le glorie di te stessa.
Con esse a prova
Fa che tu mova
I piè leggiadri e snelli;
I tuoi piè d’oro,
35Che poco onoro,
Benchè d’oro gli appelli.
Bella Fenice,
Su fa felice
Mia vista desiosa;
40E se tuoi passi
Giammai fien lassi,
Vienimi in grembo, e posa.