Tua chioma oro somiglia
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LXIII
ALLA SIGNORA BETTINA DORIA
DEL SIGNOR AGOSTINO.
Tua chioma oro somiglia,
Cotanto è luminosa,
E tua guancia è vermiglia
Qual mattutina rosa:
5Aurora rugiadosa
Non mostrò mai sereno
Del dì, ch’ella ne mena,
Che seren non sia meno
Di tua fronte serena.
10Tutta, senza simíle,
Di bei purpurei fiori
È tua bocca gentile,
Ove ha tre bei tesori,
Parlar, che vince i cori,
15Sì cessa ogni martiro,
Sì cresce ogni piacere;
L’altro è quel bel sospiro,
Il terzo è da tacere.
Or sì fatta compose
20Amor la fronte e i crini,
E le guance amorose,
E i labbri peregrini:
Ma degli occhi divini
Onde veggiamo uscire
25Il così dolce foco,
Che per me si può dire,
Che non sia vile, e poco?
Ivi in puro candore
Brunissima pupilla
30Spande a tutt’ore ardore,
A tutt’ore sfavilla;
E sì dolce e tranquilla
Dell’incendio cocente
La fiamma al fin riesce,
35Ch’esserne poco ardente
Ad ogni core incresce.
Quinci presi gli Amanti
Al Sol di sì bei rai,
Sempre formano canti,
40Nè mai traggono guai.
Doria gentil, ben sai
Un tempo amor fu grave,
Ch’ei feria co’ suoi dardi,
Ma fatto oggi è soave,
45Ch’ei fêre co’ tuoi sguardi.