Occhi soverchio arditi
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Questo testo fa parte della raccolta Canzonette di Gabriello Chiabrera
LXXXV
Non vuol più mirar la sua Donna.
Occhi soverchio arditi,
Che agli amorosi inviti
Così leggier correste;
Quel che a lor non credeste,
5Ecco provate appieno.
Il bel guardo sereno
Or tutto è nubiloso,
Il sorriso amoroso
Or tutto è feritate:
10Deh che non v’annegate
Entro pianti infiniti,
Occhi soverchio arditi?
Che per certo men dura
Era nostra ventura,
15Se nascevate spenti.
Su tristi, su dolenti,
Su su gitene, gite,
Lunge da me fuggite;
Amo vedermi cieco,
20Anzi che avervi meco.