Già per l'Arcadia

Gabriello Chiabrera

XVII secolo Indice:Opere (Chiabrera).djvu Letteratura Già per l’Arcadia Intestazione 4 agosto 2023 75% Da definire

Fra mortali alma beltà La Violetta
Questo testo fa parte della raccolta Canzonette di Gabriello Chiabrera


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XXXIV

Dissuade l’amare.

Già per l’Arcadia
     La figlia d’Inaco
     Alto succinsesi,
     E lasciò spargere

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     A freschi zefiri
     La chioma d’ôr.
Era usa tendere
     35Bell’arco, e correre
     Or sul Partenio,
     Ed or sul Menalo
     Ivi trafiggere
     A’ cervi il cor.
40Un giorno videla,
     E subito arsene
     Giove vedendola;
     Ne solo videla,
     Ma lieto colsene
     45Frutti d’amor.
Al fine avvinsela
     Di spoglie ruvide:
     Misera Vergine!
     Sue membra nobili
     50Belva divennero:
     Ah gran dolor!
Bella Melpomene,
     Deh dimmi, Semele
     Non venne cenere?
     55Certo distrussela
     Fra lampi e fulmini
     L’alto amator.
Taccio di Clizia,
     Trapasso Isifile:
     60Metto in silenzio
     Procri di Cefalo:
     O cara Nisida,
     Non hai timor?
Tante miserie
     65Di tante femmine,
     Che al mondo amarono,
     Non ti sgomentano?
     Ah non ti perdere
     In tanto error!
70Ma veggio, Nisida,
     Che tu riguardimi
     Volta a sorridere;
     Ed io già veggoti
     Dolente piangere
     75In grave ardor.