L'altr'jer per lunga via
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XCI
PER LA SIG. LEONORA FERRERA
L’altr’jer per lunga via
Amor se ne venía
Sulle piume leggiere,
Bramoso di vedere
5Il bel regno dell’acque,
In che la madre nacque.
Qual cigno inverso il fiume
Sulle candide piume
Talor veggiam volare,
10Tal ei scendeva al mare,
Era oggimai vicino,
Quando un lieve Delfino,
Che già senti nel core
Dell’amoroso ardore,
15Sen corse alla Reina
D’ogni Ninfa marina:
O Reïna Anfitrite,
Diss’egli, udite, udite,
Risco, che io vi rivelo:
20Amor sceso dal cielo
Spiega le piume, e viene
Ver queste vostre arene;
Or se a lui si consente
Recar sua face ardente
25In questi umidi mondi;
Onda per questi fondi
Certo non fia sicura
Da quella fiera arsura.
Al suon di queste voci
30Suile rote veloci
Del carro prezioso,
Per sentiero spumoso
Si condusse la Diva
Sulla marina riva;
35Ivi poi con la mano
Fea segno da lontana
Al nudo pargoletto,
Che siccome augelletto
Per l’aria trascorrea,
40E così gli dicea:
Saettator fornito
D’alto foco infinito,
Onde ogni cosa accendi,
A che pur or discendi
45Ne’ miei liquidi campi?
S’ardi con tuoi gran lampi
Questi cerulei regni,
Ove vuoi tu, ch’io regni?
In mezzo a queste note
50Ella sparse le gote
Di stille rugiadose
Ed Amor le rispose:
O Reina del mare,
Per Dio non paventare;
55Cessa i nuovi timori,
Che quegli antichi ardori,
Che quegli incendj miei
Tutti l’altr’jer perdei
Su i liti Savonesi:
60Là de’ miei strali accesi,
Là dell’arco cocente,
Là della face ardente
Oggi fatta è Signora
La bella Leonora.