Belle rose porporine (1834)
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XLVII
Riso di Bella Donna.
Belle rose porporine,
Che tra spine
Sull’Aurora non aprite;
Ma ministre degli Amori
5Bei tesori
Di bei denti custodite:
Dite, rose prezïose,
Amorose;
Dite, ond’è, che s’io m’affiso
10Nel bel guardo vivo ardente,
Voi repente
Disciogliete un bel sorriso?
È ciò forse per aita
Di mia vita,
15Che non regge alle vostr’ire?
O pur è, perchè voi siete
Tutte liete,
Me mirando in sul morire?
Belle rose, o feritate,
20O pietate
Del sì far la cagion sia,
Io vo’ dire in nuovi modi
Vostre lodi,
Ma ridete tuttavia.
25Se bel rio, se bell’auretta
Tra l’erbetta
Sul mattin mormorando erra;
Se di fiori un praticello
Si fa bello,
30Noi diciam: ride la terra.
Quando avvien che un zefiretto
Per diletto
Bagni il piè nell’onde chiare,
Sicchè l’acqua in sull’arena
35Scherzi appena,
Noi diciam che ride il mare.
Se giammai tra fior vermigli,
Se tra gigli
Veste l’Alba un aureo velo;
40E su rote di zaffiro
Move in giro,
Noi diciam che ride il cielo.
Ben è ver quando è giocondo
Ride il mondo,
45Ride il ciel quando è giojoso,
Ben è ver; ma non san poi
Come voi
Fare un riso grazïoso.