Belle rose porporine (1834)

Gabriello Chiabrera

XVII secolo Indice:Opere (Chiabrera).djvu Letteratura Belle rose porporine Intestazione 4 agosto 2023 75% Da definire

Cor, che d'atti empj e crudeli Se il mio Sol vien, che dimori
Questo testo fa parte della raccolta Canzonette di Gabriello Chiabrera


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XLVII

Riso di Bella Donna.

Belle rose porporine,
     Che tra spine
     Sull’Aurora non aprite;
     Ma ministre degli Amori
     5Bei tesori
     Di bei denti custodite:
Dite, rose prezïose,
     Amorose;
     Dite, ond’è, che s’io m’affiso
     10Nel bel guardo vivo ardente,
     Voi repente
     Disciogliete un bel sorriso?
È ciò forse per aita
     Di mia vita,
     15Che non regge alle vostr’ire?
     O pur è, perchè voi siete
     Tutte liete,
     Me mirando in sul morire?
Belle rose, o feritate,
     20O pietate
     Del sì far la cagion sia,
     Io vo’ dire in nuovi modi
     Vostre lodi,
     Ma ridete tuttavia.
25Se bel rio, se bell’auretta
     Tra l’erbetta
     Sul mattin mormorando erra;
     Se di fiori un praticello
     Si fa bello,
     30Noi diciam: ride la terra.
Quando avvien che un zefiretto
     Per diletto
     Bagni il piè nell’onde chiare,
     Sicchè l’acqua in sull’arena
     35Scherzi appena,
     Noi diciam che ride il mare.
Se giammai tra fior vermigli,
     Se tra gigli
     Veste l’Alba un aureo velo;
     40E su rote di zaffiro
     Move in giro,
     Noi diciam che ride il cielo.
Ben è ver quando è giocondo
     Ride il mondo,
     45Ride il ciel quando è giojoso,
     Ben è ver; ma non san poi
     Come voi
     Fare un riso grazïoso.