Già tornano le chiome agli arboscelli

Gabriello Chiabrera

XVII secolo Indice:Opere (Chiabrera).djvu Letteratura Già tornano le chiome agli arboscelli Intestazione 4 agosto 2023 75% Da definire

Ecco riposta selva Già d'un volto sereno
Questo testo fa parte della raccolta Canzonette di Gabriello Chiabrera


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XXIX

Conforta Clori a maritarsi.

Già tornano le chiome agli arboscelli,
     Che il verno dispogliò,
     Ed affrettasi il corso de’ ruscelli,
     Che il gelo raffrenò:
     5Già tra l’aure mattutine
     Stanno a guardia di ree spine
     Rugiadose
     L’alme rose,
     Che la bella Ciprigna insanguinò.
10Sgombrasi il folto vel de’ tristi venti,
     Che l’aria ricopri.
     E di zefiro bei fiati lucenti
     Accompagnano il dì:
     Dall’eccelse accese rote
     15Con ardor più non percote
     Alte fronti d’aspri monti
     Giove, che ’l mondo iniquo sbigottì.
Giovine pastorello in verde prato
     Fermo su’ piè non sta,
     20Mena dolci carole arso infocato
     A’ rai d’alta beltà;
     Pur sappiam, che quinci a poco
     Più fra noi non avrà loco
     Tal dolcezza;
     25Che vecchiezza
     Il rio verno al bell’anno apporterà.
Così di tua beltate, amata Clori,
     Che oggi fiorisce in te,
     Lasso, del tempo fier gli aspri rigori
     30Nulla averan mercè:
     Quella neve, quel bell’ostro,
     Che sì cara il guardo nostro
     Riconsola,
     Ah che vola,
     35Ah che l’odiose rughe ha già con sè!
Or consenti al fervor de’ preghi miei
     Il don di tua beltà,
     Che se scorta non ha d’almi Imenei,
     Indarno ella sen va,
     40Di bei fiori invan si vanta
     Sull’April tenera pianta;
     Ma s’onora
     In quell’ora,
     Che tributo di frutti al mondo dà.