Del mio Sol son ricciutegli

Gabriello Chiabrera

XVII secolo Indice:Opere (Chiabrera).djvu Letteratura Del mio Sol son ricciutegli Intestazione 4 agosto 2023 75% Da definire

Chi v'insegna d'uccidere Quale appare Iri celeste
Questo testo fa parte della raccolta Canzonette di Gabriello Chiabrera


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XX

Che sua Donna è bella,
ma che a lui ne viene cordoglio.
.

Del mio Sol son ricciutegli
     I capegli
     Non biondetti, ma brunetti;
     Son due rose vermigliuzze
     5Le gotuzze,
     Le due labbra rubinetti.
Ma dal dì, ch’io la mirai,
     Fin qui mai
     Non mi vidi ora tranquilla,
     10Che d’amor non mise Amore
     In quel core
     Nè pur piccola favilla.
Lasso me! quando m’accesi,
     Dire intesi,
     15Ch’egli altrui non affliggea;
     E che tutto era suo foco
     Riso e gioco,
     E ch’ei nacque d’una Dea.
Non fu Dea sua Genitrice,
     20Come Uom dice,
     Nacque in mar di qualche scoglio,
     Ed apprese in quelle spume
     Il costume
     Di ci dar pena e cordoglio.
25Ben è ver, ch’ei pargoleggia,
     Ch’ei vezzeggia,
     Grazioso pargoletto:
     Ma così pargoleggiando,
     Vezzeggiando,
     30Non ci lascia core in petto.
O qual’ira, quale sdegno
     Mi fa segno,
     Che io non dica, e mi minaccia!
     Viperetta, serpentello,
     35Dragoncello,
     Qual ragion vuol, che io mi taccia?
Non sai tu, che gravi affanni
     Per tant’anni
     Ho sofferti in seguitarti?
     40E che? dunque lagrimoso,
     Doloroso,
     Angoscioso ho da lodarti?