Del mio Sol son ricciutegli
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XX
Che sua Donna è bella,
ma che a lui ne viene cordoglio..
Del mio Sol son ricciutegli
I capegli
Non biondetti, ma brunetti;
Son due rose vermigliuzze
5Le gotuzze,
Le due labbra rubinetti.
Ma dal dì, ch’io la mirai,
Fin qui mai
Non mi vidi ora tranquilla,
10Che d’amor non mise Amore
In quel core
Nè pur piccola favilla.
Lasso me! quando m’accesi,
Dire intesi,
15Ch’egli altrui non affliggea;
E che tutto era suo foco
Riso e gioco,
E ch’ei nacque d’una Dea.
Non fu Dea sua Genitrice,
20Come Uom dice,
Nacque in mar di qualche scoglio,
Ed apprese in quelle spume
Il costume
Di ci dar pena e cordoglio.
25Ben è ver, ch’ei pargoleggia,
Ch’ei vezzeggia,
Grazioso pargoletto:
Ma così pargoleggiando,
Vezzeggiando,
30Non ci lascia core in petto.
O qual’ira, quale sdegno
Mi fa segno,
Che io non dica, e mi minaccia!
Viperetta, serpentello,
35Dragoncello,
Qual ragion vuol, che io mi taccia?
Non sai tu, che gravi affanni
Per tant’anni
Ho sofferti in seguitarti?
40E che? dunque lagrimoso,
Doloroso,
Angoscioso ho da lodarti?