Amarilli, onde m'assale
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L
Invito ad amare.
Amarilli, onde m’assale
Fiero stral di nuovo amore,
Di mio bene e di mio male
Mio migliore, e mio peggiore;
5Amarilli, onde io gioisco
Par del duolo, ond’io languisco:
Tu ne vai col core altero,
Perchè Amor nulla t’accende;
Ma dell’aspro tuo pensiero
10Alto esempio ti riprende;
Poscia che arde, e s’innamora
Qui fra noi la bella Aurora.
Ella un dì dal cielo usciva
Per sentiero rugiadoso,
15E sul fresco d’una riva
Vide un giovine amoroso,
Ne fu prima a rimirarlo,
Ch’ella fosse a desïarlo.
Rotto adunque il bel cammino,
20Che per l’alto ella tenea
Il bel piè fermò vicino,
Là ’ve il giovine sedea,
E tra rose e tra vïole
Fece udir queste parole:
25A che, giovine diletto,
Consumarti in terra déi?
Altro bene, altro diletto
Goderai ne’ regni miei;
Nè gioir ti verrà meno,
30Bene accolto in questo seno.
Così detto ell’ebbe appena,
Che lo sguardo vivo ardente,
Come il ciel quando balena,
Lampeggiò soavemente,
35E mostrò le fiamme ascose,
A cui Cefalo rispose:
Almo fior d’alma bellezza
Qui tra noi non vista mai,
Sì per te poco s’apprezza,
40Che un mortal degno ne fai?
Non oso io tanto gioire:
E gran risco in grande ardire.
Per tal modo ha per vil gioco
I carissimi diletti;
45Ma d’Amor non cessa il foco
Per conforto di bei detti:
Quinci l’Alba che languisce,
il bel giovine rapisce.
D’aure pure un aureo nembo
50Spande candida d’intorno,
E con Cefalo nel grembo
Va volando al suo soggiorno,
Va contenta, va felice
Amorosa rapitrice.
55Amarillide, rimira
Quale esempio non ti piega,
La bell’Alba arde e sospira
Fer Amor, lusinga e prega.
lo con atti umili ardenti
60Vo’ pregarti, e nol consenti.