Tanto speranza vinsemi

Gabriello Chiabrera

XVII secolo Indice:Opere (Chiabrera).djvu Letteratura Intestazione 4 agosto 2023 75% Da definire

Poichè fu ricco di sospiri Amore Togliti al sonno
Questo testo fa parte della raccolta Canzonette di Gabriello Chiabrera


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LXI

Invano si sdegna con la sua Diva.

Tanto speranza vinsemi
     Nel mezzo del martír,
     Ch’ella a creder sospinsemi,
     Che un dì potrei gioir:
     5Filli mostrava accendersi
     In amoroso ardor,
     E meno a schifo prendersi
     Le fiamme del mio cor.
La fronte serenavasi
     10Cosparsa di pietà,
     E lo sguardo placavasi
     Tra’ raggi di beltà,
     La bella bocca aprivasi
     Col riso di rubin,
     15Indi cortese udivasi
     Il favellar divin.
Non paventò di porgermi
     L’avorio della man,
     E si degnò di scorgermi
     20Ove altrui piè non van:
     Ah crudo aspe di Venere!
     Chi porrà fede in te?
     Fu come al vento cenere
     Al fin tanta mercè.
25Sbiecarsi i raggi imparino
     Del tuo sguardo seren,
     Perfida Filli, e s’arino
     Le nevi del tuo sen:
     Ria febbre immedicabile
     30Ti strugga in fuoco e in gel,
     Per via, che miserabile
     Tu ti nasconda al ciel.
Misero piango, e dolgomi,
     Che altro omai far non so;
     35Lasso! ma non disciolgomi
     Da chi m’incatenò:
     Oimè, che non s’ascoltano
     Parole d’amator,
     E li sdegni si voltano
     40Pur in fiamma d’amor!