Se oggidì spalma suoi legni
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LXIV
AL SIGNOR CRISTOFORO ALLORI
DETTO BRONZINO
Sono da schivarsi gli affanni.
Se oggidì spalma suoi legni,
Ed i regni
Fa spumar dell’Oceáno,
O se pur l’empio Ottomano
5Su destrieri
Di grand’arco arma guerrieri,
Non contristi i nostri cori,
Buoni Allori,
Nè ti dolga i sonni al ciglio:
10Di gioir prendiam consiglio,
Chc hanno l’ali
Trascorrendo i dì mortali.
Ove selva i Soli asconda,
Ove l’onda
15Bella Najade rinversi,
Disciogliamo il volo ai versi,
Dando i fiati
Per più vie bossi forati:
O di rose mattutine
20Sparsi il crine
Percotiam cetra d’Orfeo,
E sediamo, ove Nereo
Con bel vento
S’empie il sen d’onda d’argento.
25Ciò, che fia quinci a mill’anni,
Non t’affanni,
Su quest’ora è da pensarsi:
I tuoi di ponno troncarsi
Per più modi,
30O Bronzin, godigli, godi.