Chi v'insegna d'uccidere

Gabriello Chiabrera

XVII secolo Indice:Opere (Chiabrera).djvu Letteratura Chi v’insegna d’uccidere Intestazione 4 agosto 2023 75% Da definire

Deh perchè a me non torna? Del mio Sol son ricciutegli
Questo testo fa parte della raccolta Canzonette di Gabriello Chiabrera


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XIX

Guardato dalla sua Donna non cura il morire.

Chi v’insegna d’uccidere,
     E lieti poi sorridere
     Sovra la morte altrui,
     Occhi sempre dolcissimi,
     5Occhi sempre acerbissimi,
     Onde io son servo, e fui?
Se l’Alme, che vi onorano,
     E se i cor, che vi adorano,
     Han per voi da morire,
     10Occhi, paventerannovi,
     Ed a nome dirannovi
     Le stelle del martíre.
Ma pur che non s’adirino,
     A morte ognor mi tirino
     15I vostri lampi ardenti,
     Che il morir non annojami,
     Quando disfatto io mojami
     A’ bei guardi lucenti.
Deh che liete fiammeggino,
     20Deh che liete lampeggino
     Sotto le pure ciglia
     Le pupille, onde piovono,
     Se con pietà si muovono,
     Dolcezze a meraviglia.
25Purchè liete sorridano,
     Ognora ognor m’ancidano
     Entro incendi infiniti.
     Beati appellerannosi,
     Del morir vanterannosi,
     30Gli spirti inceneriti.