Chi v'insegna d'uccidere
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XIX
Guardato dalla sua Donna non cura il morire.
Chi v’insegna d’uccidere,
E lieti poi sorridere
Sovra la morte altrui,
Occhi sempre dolcissimi,
5Occhi sempre acerbissimi,
Onde io son servo, e fui?
Se l’Alme, che vi onorano,
E se i cor, che vi adorano,
Han per voi da morire,
10Occhi, paventerannovi,
Ed a nome dirannovi
Le stelle del martíre.
Ma pur che non s’adirino,
A morte ognor mi tirino
15I vostri lampi ardenti,
Che il morir non annojami,
Quando disfatto io mojami
A’ bei guardi lucenti.
Deh che liete fiammeggino,
20Deh che liete lampeggino
Sotto le pure ciglia
Le pupille, onde piovono,
Se con pietà si muovono,
Dolcezze a meraviglia.
25Purchè liete sorridano,
Ognora ognor m’ancidano
Entro incendi infiniti.
Beati appellerannosi,
Del morir vanterannosi,
30Gli spirti inceneriti.