Gabriello Chiabrera

XVII secolo Indice:Opere (Chiabrera).djvu Letteratura Io dir volea Intestazione 4 agosto 2023 75% Da definire

Se oggidì spalma suoi legni Se giammai dolgomi
Questo testo fa parte della raccolta Canzonette di Gabriello Chiabrera


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LXV

Loda i capelli di Bella Donna.

Io dir volea,
     Che ad una Dea
     Il crin vidi disciolto,
     Ch’errando giva,
     5E le copriva
     Il nudo petto e il volto.
Su ciò pensando
     Giva cantando,
     Bell’oro e bella neve:
     10Ma Clio cortese
     A dir mi prese:
     Ah che altro dir si deve!

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Poi con accenti,
     Che tuoni e venti
     15Han di quetar valore,
     Fe’ tai parole,
     Che oggimai sole
     Mi suonano nel core:
Se Amor vaghezza
     20Ha con bellezza
     RenSdere altrui beato,
     Allora il degna,
     Che a veder vegna
     Il costei crin velato.
25E tra i bei nodi
     In mille modi
     Apre quel bel tesoro,
     Ver cui giammai
     Non ebbe rai,
     30Se non ben scuri, ogn’oro.
Ma s’egli ha poi
     Con gli occhi suoi
     Di sè bear diletto;
     Allor si bea,
     35Che questa Dea
     Sparge il bel crin sul petto.