In più modi
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XXXII
Duolsi.
In più modi
Vostre lodi
Già commisi alla mia lira;
V’ho pregiati,
5V’ho cantati
Sì, che ogni alma, occhi, v’ammira.
Vaga luce
Non riluce
Su nel Cielo in alcun segno,
10Che al mio canto
Tanto o quanto
Non si turbi di disdegno.
Turba ancora
L’alma Aurora,
15Occhi, il suon di mie parole:
Che dico io?
Al dir mio,
Occhi, ancor si turba il Sole.
In tai modi
20Vostre lodi
Già commisi alla mia lira;
Nè mai spento,
Un momento,
Vidi in voi l’orgoglio e l’ira.
25E pur spesso
Tanto oppresso
Da dolor vi fui davanti,
Che ’l terreno,
Non che ’l seno,
30S’inondava di miei pianti.
Tra sospiri,
Tra martíri
Si chiedei qualche conforto;
Che infiammato,
35Che gelato,
Che fui morto, e più che morto.
Senti, senti
Miei tormenti,
Senti omai gli affanni miei.
40Mostra Amore
Tuo rigore
All’asprezza di costei.
Fa rugoso,
Tenebroso
45Quel suo volto impallidirsi.
Deh, che parlo?
A che farlo?
Ella ancor potria pentirsi.