Wikisource:Libri/Cronica delle cose occorrenti ne' tempi suoi
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Cronica delle cose occorrenti ne' tempi suoi
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modifica- Quali cagioni ebbe l’Autore a scrivere, e quali occasioni: su quale soggetto, e con quali intendimenti.
- Metodo propostosi dall’Autore. Descrizione di Firenze.
- Danni e antica origine delle discordie civili in Firenze tra Guelfi e Ghibellini (1215).
- Le discordie tra’ Guelfi sono cagione ch’essi si riconcilino co’ Ghibellini. Ambedue le parti ottengono a paciaro ed arbitro un Legato della Chiesa (...-1279, 1280).
- Correndo la città novamente pericolo per civili discordie, alcuni popolani, fra’ quali Dino, si consigliano insieme: e per assicurare il Popolo dalla prepotenza dei Grandi, istituiscono il Magistrato delle Arti o de’ Priori (1280 - 1282).
- I nuovi magistrati fanno mala prova per disonestà e avarizia, favorendo i Grandi di Parte guelfa (1282).
- Origine della guerra d’Arezzo, pel favore concesso da’ Fiorentini ai Guelfi cacciati da quella città (1282... - 1289).
- Disposizioni e preparativi alla guerra dall’una parte e dall’altra (1289).
- Trattato de’ Fiorentini col Vescovo di Arezzo; come impedito dagli Aretini (1289) .
- I Fiorentini si dispongono a uscire per la via del Casentino, insieme coi collegati.
- Battaglia di Campaldino; della quale però i Fiorentini vincitori non sanno raccogliere tutti i frutti.
- Malumore in Firenze tra Popolo e Grandi. Il Gonfaloniere di Giustizia e gli Ordinamenti di Giustizia (1289 - 1293).
- Cavilli de’ giudici contro gli Ordinamenti di Giustizia; severa esecuzione dei medesimi, opposizioni, dal Popolo e da’ Grandi; ardire e fermezza di Giano della Bella (1293).
- I Grandi congiurano in più modi a’ danni di Giano (1293 - 1294).
- Dino scuopre a Giano la congiura. Consigli in Ognissanti (1294, dicembre...).
- Consiglio de’ Grandi in Sa’ Jacopo (1294 - 1295).
- Tumulto popolare contro il Potestà, occasione a’ nemici di Giano per infamarlo. Giano si parte dalla città, ed è condannato (1295).
- Assetto delle cose dopo cacciato Giano. Dissensi fra i Grandi e l’inviato imperiale Gianni di Chalons. Trame di questo co’ Ghibellini e co’ Guelfi; e fine della sua commissione (1295).
- Condizione di Firenze negli anni susseguenti alla cacciata di Giano. Prepotere de’ cattivi popolani; corruzione morale. Il gran beccaio Pecora (1295 - 1299).
- La Potesteria di Messer Monfiorito (1299).
- Principio della nuova divisione fra cittadini (1300): nimicizie tra i Cerchi e i Donati (1280 - 1297...).
- Il Pontefice, insospettito de’ Cerchi, come d’amici a’ Ghibellini, manda a Firenze un Cardinale a paciaro. Sua mala riuscita. Confino de’principali delle due parti (1300,... - giugno...).
- Quale era stato il fatto, che determinò la nimicizia fra le due parti de’ Cerchi e de’ Donati: quali famiglie tennero per gli uni o per gli altri (1300 maggio).
- Degli sbanditi, alcuni rompono il confino, altri sono richiamti. Consiglio de’ Donati in Santa Trinita (1301, aprile - giugno...).
- Dino s’intromette, per la pace della città, fra la Signoria e i Donati. I Cerchi gridano contro: e si scuopre e punisce una congiura ordinata dai Donati pel Consiglio di Santa Trinita (1301, aprile - giugno...).
- I Cerchi si afforzano in Pistoia. Parte nera e Parte bianca de’ Cancellieri. Capitaneria di Cantino Cavalcanti. Condizioni della cittadinanza pistoiese. Capitaneria di Andrea Gherardini. Cacciata de’ Neri (... - estate del 1301).
- Deplorevoli conseguenze, alla città di Pistoia, della cacciata de’ Neri. Accenno all’assedio che poi i Neri di Firenze posero a Pistoia nel 1306.
- I Cerchi non sanno profittare in Firenze della vittoria procurata a Parte bianca in Pistoia. Schiatta Cancellieri Capitano di guerra in Firenze. Prime arti de’ Donati contro i Cerchi: divisioni di Parte guelfa (estate del 1301 - ...).
- Ai Guelfi Neri di Firenze.
- Papa Bonifazio VIII fa paciaro in Toscana Carlo di Valois, a danno de’ Guelfi bianchi (1301, autunno).
- Ambascerie de’Neri e de’Bianchi di Firenze a Carlo in Bologna, e suo passaggio dinanzi a Pistoia (1301, agosto).
- Carlo di Valois in Corte di Roma. Ambasceria de’ Guelfi Bianchi al Pontefice (1301, settembre - ottobre).
- Nuova Signoria in Firenze, la quale tenta invano e con soverchia dolcezza la pacificazione delle parti. Pessima disposizione de’ Guelfi neri (1301, ottobre).
- Carlo viene a Siena, e manda a Firenze ambasciatori, che sono ricevuti dalla Signoria (1301, ottobre).
- Dino raduna i cittadini in San Giovanni, esortandoli alla concordia e alla difesa della città. Falsi giuramenti e maligne parole (1301, ottobre).
- Dino raduna i cittadini in San Giovanni, esortandoli alla concordia e alla difesa della città. Falsi giuramenti e maligne parole (1301, ottobre).
- Arrivo di Carlo di Valois in Firenze, e suo ricevimento (I novembre 1301).
- La Signoria elegge cittadini d’ambedue le parti, e si consiglia con loro della salute della città. Proposta di una nuova Signoria mista di Bianchi e di Neri; Perché non potuta accettare da’ Priori dell’ottobre (fra gli ultimi dell’ottobre e i primi del novembre 1301).
- Tornano da Roma due degli ambasciatori. La Signoria si rimette nella volontà del pontefice, e, segretamente, chiede un suo legato. Lo risanno i Neri: loro timori e supposizioni. Com’era internamente ordinata Parte nera (... - primi di novembre 1301).
- I Priori acconsentono alla proposta di una nuova Signoria mista. L’arroganza de’ Neri ne impedisce l’esecuzione. Animosa onestà di Dino (... - primi di novembre 1301).
- Insidie di Carlo contro i Priori: parlamento in Santa Maria Novella (5 novembre). Consigli che vengon dati alla Signoria, e suoi provvedimenti (...primi di novembre 1301).
- Minacce e apparecchio de’ Neri; impaccio e dappocaggine de’ Bianchi (primi di novembre 1301).
- I Neri cominciano scandalo. Primo sangue, per mano de’ Medici. Gli Ordinamenti di Giustizia rimangono senza effetto. La città si arma (4 novembre 1301...).
- Pratiche di conciliazione fra potenti famiglie di Parte biance e di Parte nera: come questo fatto noccia ai Bianchi (...primi di novembre).
- Carlo chiede alla Signoria la guardia della terra e delle porte: la quale, per Oltrarno, gli è, però senza le chiavi, concessa. Sua malafede. Ritorno degli sbanditi, e violenza de’ Tornaquinci. Smarrimento della Signoria (...5 novembre e notte seguente).
- Simulazione di Carlo verso la Signoria. Corso Donati in Firenze. Carlo chiede alla Signoria statichi in due parti, e manca vituperosamente di fede a quelli di Parte bianca (...6 novembre 1301).
- La Signoria, dopo chiamati inutilmente i cittadini alla difesa, incominciandosi la distruzione della città, esce d’ufficio. Riforma dello Stato con una nuova Signoria di Priori Neri. Elezione di nuovo Potestà (6 - 9 novembre 1301).
- Corso Donati; Carlo di Valois; Donati, Rossi, Tornaquinci, Bostichi: loro ruberie e malefizi (novembre 1301 - ...).
- Vittoria de’ Neri. Difesa de’ vecchi Priori Bianchi.
- Ai cittadini colpevoli della distruzione della città.
- Caduta e sperpero dei Guelfi bianchi (novembre 1301 - ...).
- Valore e lealtà del giovane Baschiera Tosinghi.
- Andata di Carlo a Roma (febbraio 1302). Inique e fraudolenti condanne di Bianchi, dopo il suo ritorno (marzo 1302) in Firenze. Proscrizione d’aprile 1302.
- La signoria della città rimane ai Guelfi neri.
- I Neri conducono (dicembre 1301) Carlo anche contro Pistoia, tenuta sempre da’ Cancellieri bianchi. Vani tentativi. Solamente più tardi i Pistoiesi perdono le castella di Seravalle (1302) e del Montale (1303).
- Carlo di Valois parte di Firenze per la impresa di Sicilia. Persecuzione de’ Neri contro gli usciti Bianchi, i quali si rifugiano in Arezzo presso Uguccione della Faggiuola, in Forlì, in Siena. Loro disavventura al castello di Piantavigne (1302, aprile - giugno).
- I Bianchi e i Ghibellini, aiutati dagli Ubaldini e da’ Pisani, guerreggiano in Mugello (estate del 1302). Seconda sventura, per imprudenza d’uno della parte (...gennaio 1303).
- Terza disavventura de’ Bianchi, respinti dalla spedizione di Puliciano tentata insieme coi Ghibellini. Ne rimangono presi e morti: il che rafforza e assicura l’amicizia tra Ghibellini e Bianchi (1303, febbraio, marzo...).
- La divisione di Parte guelfa è compiuta. I nomi di Guelfo e Ghibellino, divenuti Ghibellini i Bianchi già Guelfi, si confondono strananmente.
- I Neri tentano l’impresa di Bologna; ma la città è ben difesa da una fazione di Guelfi bolognesi e dai Bianchi fiorentini. Lega di Romagna, alla quale partecipano Bianchi e Ghibellini toscani (1303, ...aprile - giugno).
- I Bianchi cavalcano dal Mugello nel Fiorentino, e si uniscono con gli Aretini, prendendo alcune castella: ma non sanno valersi dll’occasione. Uguccione è rimosso dalla potesteria d’Arezzo (estate dl 1303).
- Discordia in Firenze nella Parte nera tra i popolani grassi e Corso Donati. Malumore contro la Signoria. Sindacato de’ fatti passati. Rimpatrio de’ confinati (1303..., agosto).
- Cattura e morte di papa Bonifazio VIII: come sentita dai Bianchi e dai Neri (1303, settembre - ottobre).
- I Bianchi e i Ghibellini, sotto il comando di Tolosato degli Uberti, radunansi ad Arezzo. Impresa di Ganghereto e di Laterina (1303, settembre - novembre).
- Elezione del nuovo potefice, Benedetto XI; e sue qualità. Suoi primi atti: nomina del Cardinale da Prato a paciaro in Toscana (ottobre 1303 - gennaio 1304).
- Discordie tra’ Neri in Firenze:Rosso dalla Tosa col popolo grasso, e Corso Donati co’ Grandi e popolo minuto (...1304, febbraio...).
- Intervento de’Lucchesi, chiamati dal Comune per pacificatori. Le due fazioni vengono alle mani. Corso assale il palagio della Signoria. Si rinnova l’ufficio. Baldanza de’ Grandi: esecuzione degli Ordinamenti di Giustizia contro i Tornaquinci (1303, dicembre; 1304, febbraio - aprile).
- Giunge in Firenze il cardinale da Prato, paciaro. Pacificazione de’ Neri tra loro. Pacificazione di Neri con Bianchi e Ghibellini; mal veduta dai Neri, specialmente dalla parte di Rosso. Loro atti per impedire che proceda innanzi. La Signoria dà commissione per l’esecuzione della pace (1304, 10 marzo - maggio).
- In questo mezzo i Neri inducono maliziosamente il Cardinale a uscire di Firenze per assicurarsi di Pistoia: sua andata a Prato e a Pistoia. Tornando a vuoto da quest’ultima città, Prato gli si rivolge contro (maggio 1304).
- Ritorno del Cardinale a Firenze e scomunica de’Pratesi. L’esercito fiorentino esce contro Prato, che tratta accordo. Intanto in Firenze le discordie di Parte nera fra popolani grassi e i Grandi e il popolo minuto si fanno più gravi (maggio 1304).
- Il Cardinale affretta la pace. Venuta di capi di Parte bianca e ghibellina in Firenze, sotto sicurtà. Slealtà de’ Neri, e poco animo de’ Bianchi e de’ Cavalcanti. I Bianchi e Ghibellini si partono. Il Cardinale, temendo offesa, lascia sdegnato la città, e torna al Pontefice (1304, giugno).
- La città riprende le armi.Neri e Cavalcanti. Incendio spaventoso, attaccato da’ Neri, confuoco lavorato. Cacciata de’ Cavalcanti (1304, giugno).
- Sbigottimento de’ cittadini.I capi di Parte nera vanno a Perugia a scusarsi al Papa. Morte di Benedetto Xi (1304, giugno - luglio).
- Ardito disegno de’ fuorusciti per rientrare in Firenze; e come fallisce loro per colpa del Baschiera (luglio 1304).
- Giudizi e osservazioni su questo tentativo de’ fuorusciti.
- Elezione del nuovo pontefice, francese, col nome di Clemente V: sua incoronazione: sue relazioni col re di Francia (1305, giugno - novembre).
- I Neri, che già avevano tentato d’aver Pistoia per mezzo del Cardinale di Prato, vi rivolgono novamente le mire, e le pongono assedio (1305, ...maggio).
- Assedio di Pistoia (maggio 1305 - primi mesi del 1306).
- Gli amici de’ Pistoiesi impetrano dal Pontefice la venuta di un Cardinale Legato in Toscana, che è Napoleone Orsini. Ciò determina i Neri a trattare con la città; la quale, ridotta agli estremi, si rende a patti, che poi non sono osservati. Sdegno del Legato, che va a Bologna (1306... - aprile).
- Condizioni di Parte guelfa di là dell’Appennino, dopo aver Gilberto da Correggio, signore di Parma, procurata (gennaio 1306) la ribellione di Reggio e Modena al marchese di Ferrara.
- Bologna, già (marzo 1306) divenuta nera e cacciati i Bianchi e i Ghibellini, caccia poco stante lo stesso Legato. Questi, dopo tentati inutilmente i Neri di Firenze, fa in Arezzo una radunata di forze bianche e ghibelline, la quale, per sua o dappocaggine o tristizia, va a male, ed è l’ultima che i fuorusciti facciano (maggio 1306 - luglio 1397).
- Il Cardinale, abbandonato dai Bianchi, è dileggiato dai Neri e da essi tenuto a bada con finti negoziati di pace, finché vien rimosso dalla legazione. Discordie di Parte ghibellina in Arezzo (ultimi del 1307 - 1308).
- Si riaccendono le discordie de’ Neri fiorentini, tra la fazione di Corso Donati e quella di Rosso della Tosa. Corso si apparecchia alle offese (1308, ...ottobre).
- La Parte di Rosso si solleva. La Signoria cita e sbandisce i Donati e i Bordoni. Essi si afforzano e sono combattuti. Loro fuga (6 ottobre 1308).
- Morte di Corso Donati. Sue qualità (6 ottobre 1308...).
- Relazioni in che trovavasi, a questo punto, il Comune di Firenze con la Chiesa; scomunica della città; elezione di nuovo vescovo, e maneggi de’ Neri per essa (... - estate del 1309).
- Vacando l’Impero, la Chiesa, per iscuoter da sé la tirannide del re di Francia, e lo scredito che questa le attira, procura la elezione d’un buon Imperatore. E’ eletto Arrigo conte di Lussemburgo (... - 27 novembre 1308).
- Arrigo, tuttoché sconsigliato per opera de’ Fiorentini, discende in Italia e si avvicina a Milano (novembre 1308 - dicembre 1310).
- Arrigo, incamminato verso Pavia, è indotto da Matteo Visconti a rivolgersi a Milano, con poca sodisfazione di Guido della Torre (dicembre 1310).
- Arrigo entra e pacifica Milano. Sua incoronazione e corte (dicembre 1310 - gennaio 1311).
- Malcontento e tumulti in Milano. Cacciata de’ Torriani; trionfo de’ Visconti. L’Imperatore lascia la città, affidandola a Matteo Visconti e al Vicario imperiale (1311, gennaio - aprile).
- Ribellione di Cremona dall’Imperatore, alla quale dànno aiuto i Neri di Firenze. Arrigo cavalca verso Cremona, v’entra, e imprigiona i ribelli (1311,... - maggio).
- Ribellione di Brescia, e assedio. Arrigo l’ha, dopo lunga guerra, a patti (1311, ... - ottobre).
- Arrigo passa a Pavia e a Genova, dove è molto onorato; ivi gli muore la moglie (1311, ottobre -dicembre).
- Gilberto da Correggio, con l’aiuto de’ Fiorentini, ribella Parma e Reggio all’Imperatore, e gli ritoglie Cremona, dove rauna fuorusciti di Milano e di Brescia. La Lombardia novamente sconvolta (ottobre 1311 - gennaio 1312).
- Artifizi e provvedimenti usati dai Neri Fiorentini contro l’Imperatore presso il Re di Francia e il Papa, servendosi specialmente presso quest’ultimo del cardinale Pelagrù, Legato pontificio a Bologna per la guerra di Ferrara (1312, 1311, 1310).
- Morte d’uno de’ nunzi pontifici ad Arrigo, del Vescovo di Liegi, e de’ due ambasciatori fiorentini al Papa00 (...1311...1312...).
- Condizioni politiche della Toscana durante la discesa di Arrigo. Lega Guelfa toscana contro l’Imperatore. Ricevimento che vi avevano trovato gli ambasciatori di lui. Disegni ch’egli avea fatto circa la via da tenere per venire in Toscana (1311...1310...).
- Venuta di Arrigo, per Genova, a Pisa. Firenze non gli manda ambasciatori, confermando per tal modo l’ostilità già mostratagli col dispregiare e disobbedire gli ambasciatori suoi. Guerra scoperta tra Firenze ed Arrigo (1311 - 1312...1310).
- Arrigo passa da Pisa a Roma e si ristringe coi Ghibellini. Pratiche de’ Fiorentini con re Roberto di Napoli. Incoronazione di Arrigo in San Giovanni Laterano (1312).
- Giustizia di Dio contro i Neri. Quanti e chi fossero rimasti i capi di Parte nera (1308...).
- Qualità e fine di Rosso della Tosa. Suo parentado (1309...).
- Qualità e fine di Betto Brunelleschi (1311).
- Qualità e fine di Pazzino de’ Pazzi (1312, gennaio...).
- Morti atrocemente i principali capi de’ Neri, rimane a triste vita un d’essi, Geri Spini (1312).
- Conchiusione.