Cronica delle cose occorrenti ne' tempi suoi/Libro secondo/36
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I Bianchi e i Ghibellini, sotto il comando di Tolosato degli Uberti, radunansi ad Arezzo. Impresa di Ganghereto e di Laterina (1303, settembre - novembre).
Del detto mese di settenbre i Bianchi e i Ghibellini di Firenze s’accozorono con messer Tolosato degli Uberti, nobile cavaliere di Firenze e valentissimo uomo d’arme. Cavalcarono ad Arezo con soldati pisani. I Sanesi dierono loro il passo: perché i cittadini di Siena marcavano bene con ambo le parti; e quando sentivano i Bianchi forti, li sbandiano, ma il bando era viziato, che non agravava; davan aiuto a’ Neri nelle cavalcate, e mostravansi fratelli: e però parlò di loro una profezia, la quale, fra l’altre parole della guerra di Toscana, dicea: "La lupa puttaneggia"; ché per la lupa si intende Siena. Raunoronsi ad Arezo i Bianchi e Ghibellini di Firenze, romagnuoli, pisani, e ogni altro loro amico: sì che in calendi novembre furono a cavallo.
I Neri cavalcorono a Fighine, e i Bianchi scesono a Ganghereto. Gli Aretini vennono a Laterina, e afforzarono i passi, perché vittuaglia non vi si mettesse. Il castello si perdea, per fame e per discordia fu tra gli Aretini; però che in segreto i loro maggiori prenderono prezo, e lascioronlo fornire.