Cronica delle cose occorrenti ne' tempi suoi/Libro secondo/9
Questo testo è completo. |
◄ | Libro secondo - 8 | Libro secondo - 10 | ► |
Arrivo di Carlo di Valois in Firenze, e suo ricevimento (I novembre 1301).
Venne il detto messer Carlo ne la città di Firenze domenica addì IV di novembre, e da’ cittadini fu molto onorato, con palio e con armeggiatori. La gente comune perdé il vigore; la malizia si cominciò a stendere. Vennono i Lucchesi, dicendo che veniano a onorare il signore: i Perugini, con CC cavalli; messer Cante d’Agobbio con molti cavalieri sanesi e con molti altri, a VI e a X per volta, adversarii de’ Cerchi: a Malatestino e a Mainardo da Susinana non si negò l’entrata, per non dispiacere al signore. E ciascuno si mostrava amico. Sì che co’ cavalli di messer Carlo, che erano VIIIc, e con quelli de’ paesani d’attorno venuti, vi si trovarono cavalli MCC al suo comandamento.
Il signore smontò in casa i Frescobaldi. Assai fu pregato smontasse dove il grande e onorato re Carlo smontò, e tutti i grandi signori che nella città venìano, però che lo spazio era grande, e il luogo sicuro; ma i suoi conducitori non lo feciono, anzi providono afforzarsi con lui oltrarno, imaginando: "Se noi perdiamo il resto della città, qui rauneremo nostro sforzo".