Cronica delle cose occorrenti ne' tempi suoi/Libro terzo/42
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Conchiusione.
Così sta la nostra città tribolata! Così stanno i nostri cittadini ostinati a malfare! E ciò che si fa l’uno dì, si biasima l’altro. Soleano dire i savi uomini: "L’uomo savio non fa cosa che se ne penta". E in quella città e per quelli cittadini non si fa cosa sì laudabile, che in contrario non si reputi e non si biasimi. Gli uomini vi si uccidono; il male per legge non si punisce; ma come il malfattore à degli amici, e può moneta spendere, così è liberato dal malificio fatto.
O iniqui cittadini, che tutto il mondo avete corrotto e viziato di mali costumi e falsi guadagni! Voi siete quelli che nel mondo avete messo ogni malo uso. Ora vi si ricomincia il mondo a rivolgere addosso: lo Imperadore con le sue forze vi farà prendere e rubare per mare e per terra.