Cronica delle cose occorrenti ne' tempi suoi/Libro secondo/33

Libro secondo - Capitolo 33

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I Bianchi cavalcano dal Mugello nel Fiorentino, e si uniscono con gli Aretini, prendendo alcune castella: ma non sanno valersi dell’occasione. Uguccione è rimosso dalla potesteria d’Arezzo (estate del 1303).

I Bianchi cavalcarono da Monte Accinico fino presso alla Lastra, ardendo ciò che trovorono. Gli Aretini racquistorono Castiglione e ’l Monte a San Savino, e guastarono Laterina, che la teneano i Neri; i quali non la poterono soccorrere, perché erano co’ Lucchesi intorno a Pistoia: i quali sentendolo, lasciorono i Lucchesi a guardia di Firenze, e co’ cavalieri del marchese cavalcorono a Montevarchi per soccorrere Laterina.

Raunoronsi gli Aretini co’ Bianchi e con gli amici loro di Romagna e con soldati pisani, e cavalcarono a Castiglione degli Ubertini: e credettesi che avisamento fusse di battaglia.

Ma i Neri si partirono; e combatterono Castiglione Aretino; e ricevetton danno di fanti a piè: e di poi fornirono Montalcino e Laterina.

I Bianchi erano cavalli MCC e pedoni assai, e mostrarono con gran vigore aspettare la battaglia; i quali furono ingannati da certi traditori, che da loro nimici ricevettono moneta, e negarono la battaglia, mostrando che a’ Pisani non piacesse mettere in adventura la guerra, che sicura vincere si potea.

In Arezo era Uguccione da Faggiuola, come è detto, che per alcune sue opere sospette fu rimosso dalla signoria, e data al conte Federigo, figliuolo del buon conte Guido da Montefeltro di cui graziosa fama volò per tutto il mondo. Il quale venne ad Arezo, e prese il governo accompagnato da Ciappettino Ubertini.