Cronica delle cose occorrenti ne' tempi suoi/Libro secondo/1
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Ai Guelfi Neri di Firenze.
Levatevi, o malvagi cittadini pieni di scandoli, e pigliate il ferro e il fuoco con le vostre mani, e distendete le vostre malizie. Palesate le vostre inique volontà e i pessimi proponimenti; non penate più; andate e mettete in ruina le belleze della vostra città. Spandete il sangue de’ vostri fratelli, spogliatevi della fede e dello amore, nieghi l’uno all’altro aiuto e servizio. Seminate le vostre menzogne, le quali empieranno i granai de’ vostri figliuoli. Fate come fe’ Silla nella città di Roma, che tutti i mali che esso fece in X anni, Mario in pochi dì li vendicò. Credete voi che la giustizia di Dio sia venuta meno? pur quella del mondo rende una per una. Guardate a’ vostri antichi, se ricevettono merito nelle loro discordie: barattate gli onori ch’eglino acquistorono. Non vi indugiate, miseri ché più si consuma in un dì nella guerra, che molti anni non si guadagna in pace; e picciola è quella favilla, che a distruzione mena un gran regno.