Le cento novelle antiche/Indice

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Novella C Canzone (Ricautz de Barbezi)

[p. 137 modifica]Qui appresso scriveremo per nome le Novelle, cioè le robriche, per meglio ritrovarle sanza troppo cercarne.


Nella prima rubrica si è il Prologo. Novella I. |||
 5
D’una ambasceria la quale fece il Presto Giovanni al nobile imperator Federigo. Novella II. |||
 7
D’un savio greco ch’uno re teneva in prigione, come giudicò d’un destriere. Novella III. |||
 10
Come un giullare si compianse dinanzi ad Alessandro d’un cavaliere, al quale elli avea donato per intenzione che ’l cavaliere li donerebbe ciò che Alessandro li donasse. Novella IV. |||
 13
Come uno re conmise una risposta a un suo giovane figliuolo, la quale dovea fare ad ambasciadori di Grecia. Novella V. |||
 15
Come a David re venne in pensiero di volere al postutto sapere quanti fossero e sudditi suoi. Novella VI. |||
 17
Qui conta come l'angelo parlò a Salamone, e disse che torrebbe Domeneddio il reame al figliuolo per li suoi peccati. Novella VII |||
 18
Come un figliuolo d’un re donò a un re di Siria scacciato. Novella VIII |||
 21
Qui si ditermina una questione e sentenzia che fu data in Alessandria. Novella IX. |||
 23
[p. 138 modifica]
Qui conta d’una bella sentenzia che diè lo schiavo di Bari, tra uno borghese et uno pellegrino. Novella X |||
 25
Qui conta come maestro Giordano fu ingannato da un suo falso discepolo. Novella XI. |||
 26
Qui conta dell’onore che Aminadab fece al re David suo natural signore. Novella XII |||
 27
Qui conta come Antigono riprese Alessandro, perch’elli si faceva sonare una cetera a suo diletto. Novella XIII |||
 28
Come uno re fece nodrire un suo figliuolo dieci anni in luogo tenebroso, e poi li mostrò tutte le cose, e più li piacque le femine. Novella XIV |||
 29
Come uno rettore di terra fece cavare uno occhio a se, et uno al figliuolo per osservare giustizia. Novella XV |||
 ivi
Qui conta della misericordia che fece san Paolino vescovo. Novella XVI. |||
 30
Della grande limosina che fece uno tavoliere per Dio. Novella XVII |||
 31
Della vendetta che fece Iddio d’uno barone di Carlo Magno. Novella XVIII |||
 ivi
Della grande libertà e cortesia del re giovane. Novella XIX |||
 32
Della grande libertà e cortesia del re d’Inghilterra. Novella XX |||
 34
Come tre maestri di negromanzia vennero alla corte dello’mperadore Federigo. Novella XXI |||
 37
[p. 139 modifica]
Come allo 'mperatore Federigo fuggì uno astore dentro in Melano. Novella XXII |||
 39
Come lo ’mperadore Federigo trovò un poltrone a una fontana, e chieseli bere, e poi li tolse il suo barlione. Novella XXIII |||
 40
Come lo’mperadore Federigo fece una quistione a duo savi, e come li guidardonò. Novella XXIV |||
 42
Come il soldano donò a uno dugento marchi, et il tesoriere li scrisse, veggente lui, ad uscita. Novella XXV |||
 43
Qui conta d’uno borghese di Francia. Novella XXVI |||
 45
Qui conta d’uno grande moaddo a cui fu detta villania. Novella XXVII |||
 46
Qui conta della costuma ch’era nello reame di Francia. Novella XXVIII |||
 47
Qui conta come i savi astrologi disputavano del cielo impireo. Novella XXIX |||
 48
Qui conta come uno cavaliere di Lombardia dispese il suo. Novella XXX |||
 49
Qui cento d’uno novellatore di messere Azzolino. Novella XXXI |||
 50
Delle belle valentie di Riccar Loghercio di Lilla. Novella XXXII |||
 51
Qui conta una Novella di m. Imberal del Balzo. Novella XXXIII |||
 52
Come due nobili cavalieri s’amavano di buono amore. Novella XXXIV |||
 53
[p. 140 modifica]
Qui conta del maestro Taddeo di Bologna. Novella XXXV |||
 54
Qui conta come uno re crudele perseguitava i cristiani. Novella XXXVI |||
 55
Qui conta d’una battaglia che fu tra duo re di Grecia. Novella XXXVII |||
 57
D’uno strologo ch’ebbe nome Melisus, che fu ripreso da una donna. Novella XXXVIII |||
 58
Qui conta del vescovo Aldobrandino, come fu schernito da un frate. Novella XXXIX |||
 59
D’uno uomo di corte ch'avea nome Saladino. Novella XL |||
 60
Una Novella di m. Polo Traversaro. Novella XLI |||
 61
Qui conta bellissima Novella di Guglielmo di Bergdam di Provenza. Novella XLII |||
 62
Qui conta di m. Giacopino Rangone, come elli fece a un giullare. Novella XLIII |||
 64
D’una questione che fu posta ad uno uomo di corte. Novella XLIV |||
 65
Come Lancialotto si combattè a una fontana. Novella XLV |||
 ivi
Qui conta come Narcis s’innamorò dell’ombra sua. Novella XLVI |||
 66
Qui conta come uno cavaliere richiese una donna d’amore. Novella XLVII |||
 67
Qui conta del re Currado padre di Curradino. Novella XLVIII |||
 ivi
[p. 141 modifica]
Qui conta d’uno medico di Tolosa come tolseper moglie una nepote dell’arcivescovo di Tolosa. Novella XLIX |||
 68
Qui conta di maestro Francesco figliuolo di maestro Accorso da Bologna. Novella L |||
 70
Qui conta d’una guasca, come si richiamò allo re di Cipri. Novella LI |||
 71
D’una campana che si ordinò al tempo del re Giovanni. Novella LII. |||
 ivi
Qui conta d’una grazia che lo ’mperadore fece a un suo barone. Novella LIII |||
 72
Qui conta come il piovano Porcellino fu accusato. Novella LIV |||
 73
Qui conta d’una Novella uno uomo di corte, ch’avea nome Marco. Novella LV |||
 74
Come uno della Marca andò a studiare a Bologna. Novella LVI. |||
 75
Di madonna Agnesina di Bologna. Novella LVII |||
 76
Di m. Beriuolo cavaliere di corte. Novella LVIII |||
 ivi
Qui conta d’un gentiluomo che lo ’mperador fece impendere. Novella LIX |||
 77
Qui conta come Carlo d’Angiò amò per amore. Novella LX |||
 79
Qui conta di Socrate filosofo, come rispose ai Greci. Novella LXI |||
 82
Qui conta una Novella di m. Roberto. Novella LXII |||
 84
Del buon re Meliadus e del cavaliere sanza paura. Novella LXIII |||
 85
[p. 142 modifica]
D’una Novella ch’avvenne in Provenza alla corte del Po. Novella LXI |||
 87
Qui conta della reina Isotta e di m. Tristano di Leonis. Novella LXV |||
 95
Qui conta d’uno filosofo, lo quale era chiamato Diogene. Novella LXVI |||
 97
Qui conta di Papirio, come lo padre lo menò al consiglio. Novella LXVII |||
 98
D’una quistione che fece un giovine ad Aristotele. Novella LXVIII |||
 99
Qui conta della gran giustizia di Trajano imperadore. Novella LXIX |||
 100
Qui conta d’Ercules, come n’andò alla foresta. Novella LXX |||
 101
Qui conta come Seneca consolò una donna a cui era morto uno suo figliuolo. Novella LXXI |||
 102
Qui conta come Cato si lamentava contra alla ventura. Novella LXXII |||
 103
Come il soldano, avendo bisogno di moneta, volle cogliere cagione a un giudeo. Novella LXXIII |||
 104
Qui conta una Novella d’uno fedele e d’un signore. Novella LXXIV |||
 105
Qui conta come Domeneddio s’accompagnò con uno giullare. Novella LXXV |||
 106
Qui conta della grande uccisione che fece il re Ricciardo. Novella LXXVI |||
 108
Qui conta di messere Rinieri cavaliere di corte. Novella LXXVII |||
 109
[p. 143 modifica]
Qui conta d'uno filosofo molto cortese di volgarizzare la scienzia. Novella LXXVIII |||
 111
Qui conta d'uno giullare ch'adorava un signore. Novella LXXIX |||
 ivi
Qui conta una Novella che disse m. Migliore delli Abbati di Firenze. Novella LXXX |||
 113
Qui disotto conta il consiglio che tennero li figliuoli del re Priamo di Troja. Novella LXXXI |||
 115
Qui conta come la damigella di Scalot morì per amore di Lancialotto de Lac. Novella LXXXII |||
 116
Come Cristo andando un giorno co' discepoli suoi per un foresta luogo, videro molto grande tesoro. Novella LXXXIII |||
 118
Come messere Azzolino fece bandire una grande pietanza. Novella LXXXIV |||
 119
La grande carestia che fu una volta in Genova. Novella LXXXV |||
 121
Qui conta d'uno ch'era fornito a dismisura. Novella LXXXVI |||
 122
Come uno s'andò a confessare. Novella LXXXVII |||
 123
Qui conta di messer castellano da Cafferi di Mantova. Novella LXXXVIII |||
 ivi
Qui conta d'un uomo di corte che cominciò una novella che non venia meno. Novella LXXXIX. |||
 124
Qui conta come lo 'mperadore Federigo uccise un suo falcone. Novella XC |||
 ivi
[p. 144 modifica]
Come uno si confessò da un frate. Novella XCI |||
 125
Qui conta d’una buona femina ch’avea fatta una fine crostata. Novella XCII |||
 126
Qui conta d’uno villano che s’andò a confessare. Novella XCIII |||
 ivi
Qui conta della volpe e del mulo. Novella XCIV |||
 127
Qui conta d’uno martore di villa ch’andava a cittade. Novella XCV |||
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Qui conta di Bito e di ser Frulli di Firenze, da san Giorgio. Novella XCVI |||
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Qui conta come uno mercatante portò vino oltre mare in botti a due palcora, e come intervenne. Novella XCVII |||
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Qui conta d’uno mercatante che comperò berrette. Novella XCVIII |||
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Qui conta una bella Novella d’amore. Novella XCIX |||
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Come lo ’mperadore Federigo andò alla montagna del Veglio. Novella C |||
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