Le cento novelle antiche/Novella XCI

Novella XCI

../Novella XC ../Novella XCII IncludiIntestazione 22 febbraio 2014 100% Da definire

Novella XC Novella XCII
[p. 125 modifica]

Come uno si confessò da un frate.


NOVELLA XCI.


Uno si confessò da un frate, e disse che, essendo elli una volta alla ruba di una casa con assai gente, il mio intendimento si era trovare in una cassa cento fiorini d’oro, et io la trovai vota; onde io non ne credo avere peccato. Il frate rispose: certo sì, hai, come se tu li avessi avuti. Questi si mostrò molto crucciato, e disse: per dio, consigliatemi1. E ’l frate rispose: io non ti posso consigliare, se tu nolli rendi. E que’ rispose; io lo fo volentieri, ma non so a cui. Et il frate rispose: recali a me, et io li darò per dio. Questi li promise, e partissi, e prese tanta contezza2, che vi tornò l’altra mattina. E ragionando [p. 126 modifica]con lui, disse che li era suto mandato uno bello storione, e che li le volea mandare a disinare. E lo frate li rendè molte grazie. Partissi questi, e non li le mandò. E l’altro dì tornò al frate con allegra ciera. E ’l frate disse: perchè mi facesti tanto aspettare. E que’ rispose: o, credevatelo voi avere? Certo sì. E non l’aveste? no. Dico che è altrettale, come se voi l’aveste avuto.


Note

  1. consigliatemi. Pare dal senso che qui consigliare equivalga a dare l’assoluzione. In questo significato non n’ho veduto mai verun altro esempio.
  2. prese tanta contezza; cioè tanta familiarità. Contezza per familiarità travasi anche preso al Boccaccio.