Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
— 138 — |
I 82, 185, 191, 200, 201; II 6, 14, 14, 36, 57, 95, 101, 107, 130.
Altieri D. Paluzzo; I 52, 104, 107, 129.
Altoviti (vigna); I 160.
Amat card. I 178.
ambasciata ed ambasciatore di Francia,
- v, Francia.
- di Austria,
v. Austria.
Amici mons., ministro dell'Interno nei primi giorni del 1848; II 6, 13, 96.
amnistia pei condannati politici; I 100, 179; II 99.
Ancaiani, comandante di Castello; I 103.
Ancona; I 35, 37, 52, 62, 84, 88, 89, 90, 91, 96, 101, 110, 111, 116, 131, 132; II 83, 85, 90, 97, 108, 132.
Angelini mons., luogotenente del Vicariato; I 194.
Angeloni Luigi (1749-1842); Nestore di tutti gli esiliati italiani e per quarant'anni e più fuori d'Italia esclusivamente coi suoi lavori; i suoi scritti meritano di essere conosciuti ; I 46.
Anguillara; I 19.
Antici march., membro del Consiglio di Censura; I 85.
Antonelli card. Giacomo; I 200; II 12, 17, 28, 30, 46, 53, 58, 59, 133, 134, 135.
Antonio principe di Sassonia; I 54.
Antonucci mons., Nunzio pontificio alla Corte di Torino; II 108.
Anzani, capitano civico; I 90.
Apollinare (scuole); II 23, 37.
appalto di sali e tabacchi; I 153; II 76, 77.
Aragona D. Giovanni; I 122.
Archetto (madonna dell'); II 117
Arco de' Cenci: I 162, 163.
- » arco de' Pantani: I 148.
- » di Settimio Severo; I 54.
Arezzo; I 87.
Arezzo card.; I 83.
Ariccia; I 187; II 107, 119, 131, 135.
Armellini avv. Carlo; I 129, 185, 202; II 61, 62, 67, 69, 75.
Arpino I p. 136.
Arrighi prof. Giacomo, inviato dal Municipio di Roma a Pio IX in Gaeta: II 59.
Arsenio, monaco armeno; I 185.
Audinot, deputato alla Costituente Romana, inviato presso il Generale francese Oudinot; II 83.
Aumale (duca d'); I 164.
Ascoli; I 37, 149; II 81, 119.
Asquini mons. pro-Legato di Ferrara; I 102.
Attila; I 179.
Augers; II 108.
Austerlitz; I 22.
Austria; I 9, 10. 22, 23, 24, 25, 38, 41, 53, 54, 100, 108, 122, 146, 197; II 31, 32, 34, 35, 46, 47, 49, 50, 53, 60, 111, 136; V. intervento austriaco.
Aversa; I 178.
Avezzana generale Giuseppe; fuggito da Genova, dopo che la rivoluzione era stata quivi domata, venne in Roma, ove coprì alte cariche; II 75, 85.
Avvocati concistoriali; II 125.
Baldassari, tipografo della Stamperia Camerale; I 137; II 123.
Banca Romana; II 17, 18, 22, 26, 102, 103, 108.
bandiera dell'Alta Italia; II 20.