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A. 1831 | — 88 — |
S. Sede; in secondo luogo delle minaccie di valersi delle armi spirituali non solo ma anche con l’opera di migliaia di sudditi fedeli, che si offrono per la difesa della Religione e del Trono. Il Cardinal Opizzoni, di cui si raccontavano tante cose in seguito del suo arrivo a Bologna, si sente che non siasi poi mosso da Firenze.
Sabato 19. — Ieri sera arrivò in Roma Monsignor Soragna Delegato di Spoleto, di dove ha dovuto partire come da Terni ed in ultimo luogo da Rieti di mano in mano che ivi si è dichiarato il movimento comune. Questa mattina poi di buon’ora è giunto Monsignor Clarelli pro-Legato di Bologna, proveniente da Firenze, ove si era fermato, e seco è venuto Alfonso Ricci capitano dei Dragoni, che pure si è ritirato da Bologna.
Fin da ieri si è cominciata l’iscrizione della truppa civica presso i Colonnelli; ma sinora va molto lenta. Checco è stato nominato Colonnello della truppa medesima.
Si parla della capitolazione della truppa, che era in Ancona, e della Rivoluzione di Macerata.
È arrivato da Napoli quel Ministro della Polizia Intonti, chi dice espulso, chi incarito di qualche missione; pare però certo che la sua direzione immediata sia per Vienna.
Domenica 20. — L’unica nuova, che si ha, è che il Tenente Colonnello Lazzarini partito ultimamente con qualche poco di truppe da Roma, avendo occupato Otricoli se ne erano ritirati alcuni individui venuti da Narni per operarvi il cambiamento.
L’altra notte è stato arrestato in una casa al Boschetto un tal Pasqualini corso, stato Decano del Card. Fesch ed attualmente sediario di palazzo, il quale dopo qualche resistenza si gettò dalla finestra c fu preso. Si vuole che il di lui figlio fosse tra gli autori del movimento di sabato a otto, e rimanesse, chi dice ferito, chi morto 1.
Lunedì 21. — Oggi verso le 21,30 italiane essendosi penetrato che il Papa doveva uscire per recarsi alla visita della Chiesa di S. Pietro in Vincoli, si è staccata dai monti una
- ↑ Confr. E. Del Cerro Cospirazioni romane l. c.