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— 59 — A. 1848

e il Dott. Fusconi; per l’alto Consiglio Mons. Mertel e il Marchese Paolucci; e per il Municipio (che anch’esso invia una Deputazione) il Senatore Corsini e i Professori Pieri ed Arrighi.

Martedì 5. — Questa mattina sono partite per Gaeta le Deputazioni nominate ieri, e di colà è ritornato il Marchese Sacchetti, Foriere dei Palazzi Apostolici. — Si sono dimessi i Ministri Lunati delle Finanze e Sereni della giustizia. Il conte Mamiani ha assunto provvisoriamente il primo Ministero, e Mons. Muzzarelli il secondo.

Mercoledì 6. — Ha dato luogo a molti discorsi l’apparizione avanti Civitavecchia di qualche bastimento francese (alcuni dicono con truppa da sbarco), che dopo qualche comunicazione col console di quella nazione si è allontanato. Su questo fatto regna della incertezza e della oscurità. - Questa mattina il card. Barberini, che era sin qui rimasto a Roma è partito anch’esso alla volta di Napoli.

Giovedì 7. — Questa sera sono ritornate a Roma le tre Deputazioni partite ieri l’altro, le quali non hanno potuto oltrepassare il confine.

Venerdì 8. — I Deputati ritornati ieri sera, giunti a Portella furono avvertiti, che vi era l’ordine di non lasciarli passare; in seguito di che tornarono a Terracina, di dove spedirono al Card. Antonelli a Gaeta, informandolo dell’oggetto della loro missione presso S. Santità. Esso Cardinale rispose che sua Santità, avendo già date le sue disposizioni col suo atto del 27 novembre, era dispiacente di non poter ricevere Deputazioni; ma che pregava caldamente il Signore per la tranquillità dì Roma e dello Stato. — Nella seduta del Consiglio dei Deputati tenuta questa mattina sì è risoluto di nominare (come è stato fatto) una Commissione per provvedere alla mancanza del potere esecutivo. Pare che non sia escluso di concertarsi col Card. Castracane.

Sabato 9. — Questa sera a Argentina si è data un’accademia a beneficio dì Venezia.

Domenica 10. — Questa sera si vociferava che il Cardinale Castracane, in seguito di una staffetta ricevuta da Gaeta, abbia mandato a chiamare il principe di Palestrina.