Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
— 197 — | A. 1847 |
infantili; con una numerosissima orchestra ed un gran numero di cantanti dilettanti. Si è pagato l’ingresso di Paoli 3 anche per l’accesso ai palchi. Il teatro è stato illuminato a spese del Principe D. Alessandro Torlonia. Vi sono stati degli evviva a Pio IX, al Gran Duca di Toscana, al Re di Sardegna.
Mercoledì 8. — Questa mattina il Papa è andato alla Cappella al Popolo, avendo seco in carrozza i Cardinali Barberini e Gizzi. Il Corso era decorato di parati alle finestre, di emblemi, iscrizioni, ritratti dei Papa ecc. Dopo la Cappella il Papa è andato a piedi dalla chiesa ad un trono eretto nel semicircolo opposto al Pincio, dal quale ha dato la benedizione all’affollato popolo, che riempiva la piazza e la passeggiata del Pincio. Il terreno avanti al trono e per il tratto che ha percorso il Papa a piedi, era ornato di fiori a disegno. La truppa civica ha fatto parata per il Corso. È uscita Notificazione del Card. Prefetto di acque e strade, in cui si annunzia che il Duca Braschi ha offerto di costruire in Roma 4 Ponti sospesi, cioè a Ripetta, a S. Giovanni dei Fiorentini, a Ripa Grande e a Ponte Rotto, mediante un pedaggio, di cui si pubblica la tariffa, sulla quale si potrà nel termine di un mese offrire il ribasso non minore della Vigesima.
Venerdì 10. — Il Principe di Canino1, che è ascritto alla Guardia civica, è stato per ordine pontificio cassato dalla Guardia stessa, ed il Signor Galletti Maggiore della medesima è staso arrestato per essersi permesso martedì e mercoledì sera dei clamori insultanti, alla testa di un attruppamento di gente, intorno al palazzo dell’Ambasciata d’Austria ed alla Chiesa del Gesù.
Sabato 11. — Una Notificazione del Card. Segretario di Stato, pubblicata oggi, annunzia la riprovazione del S. Padre per alcuni disordini avvenuti, nelle sere di Martedì e Mercoledì scorsi, e la sua intenzione, che ne siano puniti gli autori con tutto il rigore delle leggi.
- ↑ Carlo Luciano, figlio primogenito di Luciano Bonaparte, Principe di Canino