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— 101 — A. 1849

Lunedì 19. — Ieri è arrivato il Generale Baraguay-d’Hilliers, nuovo Comandante in capo le truppe francesi a Roma.

Martedì 20. — Questa mattina è stato affisso un ordine del giorno del Generale Rostolan diretto alla truppa in cui annunzia di aver rimesso il comando al Generale Baraguay-d’Hilliers, e un proclama ai Romani concepito in termini obbliganti. Il nuovo Generale in capo assume anche il carattere di Ministro plenipotenziario della Repubblica francese presso la S. Sede.

Sabato 24. — Questa mattina un tal Ceccarelli, stato aiutante basso ufficiale nella disciolta truppa civica, essendo stato introdotto all’udienza dei Cardinali della Commissione governativa ha richiesto con molta arroganza un sussidio di cento scudi, e la risposta non essendo favorevole, ha messo mano ad uno stile, alla cui vista il Cardinale Vannicelli si è rifugiato in un’altra camera ed è rimasto il Card. Altieri, che ha temuto d’essere aggredito dal Ceccarelli, che gli si è avvicinato protestando che l’arme era diretta contro di sé. Ed infatti si è dato un colpo nel petto facendosi una ferita, che pare di qualche gravità. Egli è stato subito arrestato.

Venerdì 30. — Essendosi scoperto un furto (a quel che si dice considerevole) di medaglie nella collezione esistente presso la Biblioteca Vaticana in custodia del fu Mons. Laureani, primo custode della medesima, si assicura che ne sia reo confesso un figlio del Sig. Gaetano Diamilla, in cui il povero defunto aveva riposto molta fiducia1.


DICEMBRE


Giovedì 6. — Le truppe spagnuole hanno ormai lasciato interamente tutti gli accantonamenti, che occupavano; e si concentrano a Terracina per imbarcarsi e ritornare in Spagna.

Sabato 8. — Ieri sera il Signor Giuseppe Mazio, Direttore della Zecca, passando a mezz’ora di notte per il vicolo dell’Ab. Luigi, fu aggredito da persona incognita, che gli vibrò

  1. Costui venne presto arrestato e condannato dal Tribunale del Governo il 12 Marzo 1850 a venti anni di opera.