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— 37 — | A. 1848 |
Martedì 6. — Pare certo che tutte o quasi tutte le truppe Napoletane che erano andate verso l’alta Italia, in seguito di ordini ricevuti dal loro governo, retrocedano per ritornare nel regno. Questo fatto nella disposizione in cui sono gli spiriti nelle nostre provincie, che devono traversare, fa temere di qualche collisione.
Giovedì 8. — È giunto in Roma il Generale Ferrari, comandante le nostre truppe nello Stato Veneto, non conoscendosi i motivi di questa venuta1.
Venerdì 9. — Questa mattina si sono adunati segretamente il Consiglio dei Deputati e l’alto Consiglio; il primo nel salone della Cancelleria, il secondo in quello dell’Apollinare. Nel primo il Ministro dell’Interno Conte Mamiani, nel secondo il Ministro degli affari esteri, Sig. Marchetti, hanno letto il programma dell’attuale Ministero.
Sabato 10. — La nostra Gazzetta di questa sera annunzia l’arrivo di Mons. Ferreri reduce dalla sua missione a Costantinopoli recando seco i magnifici regali che il gran Signore invia al Papa. — Ha dato motivo a delle ciarle l’improvviso allontanamento dal Palazzo Pontificio e la probabile partenza da Roma di Monsignor Sbarretti stato già vicario del S. Padre, quando era vescovo d’Imola, e che egli aveva chiamato presso di sé nel principio del Pontificato, e che era attualmente Segretario del Consiglio dei Ministri. Si vuole però che la cosa non abbia motivo politico.
Domenica 11 Pentecoste. — Fin da ieri è partito l’Abate Gioberti che nel suo soggiorno in Roma ha alloggiato all'Hotel d’Angleterre nella strada sin qui Borgognona, e vi è stata sempre una numerosa guardia d’onore civica.
Mercoledì 14. — Oggi è stato pubblicato un Bollettino in data dell’11 da Padova, che porta un nuovo attacco degli Austriaci in forza considerevole contro Vicenza, di cui in so-
- ↑ Era stato richiamato in Roma dal Ministero, con la speranza di toglier di mezzo alle truppe volontarie romane la causa principale della discordia che regnava e che le aveva divise in due partiti, regio e repubblicano.