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riportare dal Diario la narrazione dei passi graduali, compiuti dalle truppe e dal Governo di Francia, prima di giungere alla totale soppressione del Potere Temporale:

«22 Ottobre 1805. — Si sente che i Francesi occupano tutto il litorale Pontificio dell’Adriatico, e che intanto ci domandino denari a titolo d’imprestito.

20 Novembre. — E venuta spedizione d’Ancona colla notizia che il Generale Francese, comandante le truppe colà stanziate, ha imposto una contribuzione di 100 mila scudi, ripartendola sulle provincie della Marca e dello Stato di Urbino, e da pagarsi in brevissimo termine, sotto, la pena dell’esecuzione militare. Giorni sono erano state avanzate al Governo delle istanze di grandiose somministrazioni in generi ed in danaro per la truppa Francese, e la risposta essendo stata negativa, nel proclama pubblicato dal surriferito Generale si dice, che questa contribuzione viene imposta atteso il rifiuto di S. Santità alle richieste fattele.

3 Dicembre — Per mezzo di due spedizioni venute dalla Marca si è saputo che 1500 uomini delle truppe francesi di Ancona si sono avanzati a Macerata e che ne entreranno nello Stato sino a 30 mila sotto gli ordini del Principe Eugenio Beauharnais, Viceré d’Italia, per prendervi delle posizioni in osservazione delle truppe Anglo-Russe di Napoli, sino che ricevano gli ordini dell’Imperatore Napoleone. Nuova consolantissima per noi. — In Ancona contribuzioni e requisizioni orribili per parte di quel General Francese Montrichard.

6 Dicembre. — Si sente da Ancona che quel General Francese ha dichiarato la piazza in stato d’assedio ed è per conseguenza poco men che cessata del tutto l’autorità Pontificia, essendo stata creata dal Generale medesimo una deputazione per tutto ciò che può aver rapporto coll’armata francese.

31 Dicembre. — Per quel che si sente delle disposizioni delle truppe francesi, che vengono a favorirci, pare che vogliano occupare una linea da Macerata sino a Civita; Castellana per osservare tutte le strade, che dal Regno di Napoli mettono nello Stato Pontificio,

3 Gennaio 1806. — E arrivato un Commissario ordinario Francese per concertare le misure occorrenti per l’approvvisio-