La sesta crociata, ovvero l'istoria della santa vita e delle grandi cavallerie di re Luigi IX di Francia/Indice

< La sesta crociata, ovvero l'istoria della santa vita e delle grandi cavallerie di re Luigi IX di Francia

Questo testo è completo.

Jean de Joinville - La sesta crociata, ovvero l'istoria della santa vita di re Luigi IX di Francia (1309)
Traduzione dalla lingua d'oïl di Giovanni Galvani (1872)

Indice

Informazioni sulla fonte del testo

◄

Parte seconda - Capitolo LXX

[p. 273 modifica]

INDICE.

____

L'editore Gaetano Romagnoli al lettore benevolo |||

Lezione preliminare |||

ix

1

Capitoli. |||

I. Di alcune sante parole che il buon Re disse a me e ad altri. |||

3

II. Di due questioni che ’l buon Santo Re m’indirizzò. |||

6

III. Qui conta di Maestro Roberto di Sorbona. |||

9

IV. Di due insegnamenti che ’l Re mi diede. |||

13

V. Anche della istessa materia e del governo della sua vita. |||

18

VI. Di un insegnamento che un buon Cordigliere diede al Re, e come ’l Re non l’obbliasse punto. |||

20

VII. Come ’l buon Re sapesse all’uopo difendere i laici da oltraggio, e come fusse leale e fino guardatore di giustizia e di pace. |||

22

I. Della nascita e coronazione del buon Re, e come portò arme primamente. |||

27

II. Qui conta come seguitò la guerra de’ Baroni di Francia, e come ’l Re la menò a suo prode, e ne seguì pace. |||

32

III. Ove per inframmessa si tocca del Conte Errico di Sciampagna, e di Artaldo di Nogente il ricco borghese. |||

36

IV. Della gran Corte che ’l Re bandì a Salmuro, poi della fellonìa del Conte della Marca, e come questi ne fu punito. |||

39

V. Perchè e come il buon Re si crociò, e come con esso presi io anche la Croce. |||

42

VI. Come prendemmo il mare a Marsiglia, e come si navicò sino a Cipri. |||

47

VII. Di ciò che avvenne nel nostro soggiorno in Cipri. |||

49

VIII. Dove si parla per inframmessa dei Soldani d’Oltremare. |||

52

IX. Come ci ismovemmo di Cipri, e venimmo in vista di Damiata in Egitto. |||

55

X. Come si ferì alla terra contro lo sforzo de’ Saracini, e perchè questi fuggironsi e ci lasciaron Damiata. |||

58

XI. Dell’obblio in che fu lasciata la grazia fattaci da Dio nel donarci Damiata. |||

62

[p. 274 modifica]

XII. Di ciò che avvenne sino a che stemmo a campo presso Damiata. |||

XIII. Come movemmo da Damiata per a Babilonia, secondo l’avviso malurioso del Conte d’Artese. |||

70

XIV. Qui tocca il conto dello fiume meraviglioso d’Egitto che l’uomo dice Nilo. |||

73

XV. Come ci arrestammo davanti il fiume di Rosetta, e di ciò che ’l Re vi dispose, e lo nuovo Almirante vi contrappose. |||

75

XVI. Come la Petriera e gl’ingegni de’ Saracini, gittando il fuoco greco, abbruciassono due fiate i nostri Gatti incastellati. |||

79

XVII. Qui conta del passaggio a guado del fiume di Rosetta. |||

84

XVIII. Della battaglia che ne seguì oltre il fiume, ove fu morto il Conte d’Artese. |||

85

XIX. Anche della battaglia, e delle grandi cavallerie che vi fece Monsignore lo Re. |||

90

XX. Come io, a buona compagnia, difendessi un ponticello perchè il Re non ne venisse accerchiato dai Saracini. |||

94

XXI. Qui per inframmessa si conta de’ Beduini e di loro condizioni. |||

XXII. Di ciò che avvenne dopo che ci fummo riparati agli alloggiamenti. |||

XXIII. Come i Saracini feciono un nuovo Capitano, e come questi li dispose ad assaltare li nostri alloggiamenti. |||

XXIV. Qui si conta lo assalto dato a tutte le nostre battaglie. |||

XXV. Nel quale s’inframmette discorso delle varie genti d’arme del Soldano, o de’ suoi Cavalieri della Halcqua. |||

XXVI. Come a Babilonia venne uno nuovo Soldano, e come entrò nell’oste nostra una fiera pistolenza. |||

XXVII. Come per lo gran disagio della pistolenza il Re pose di torsi dalla via di Babilonia, e di alcune mie particolari incidenze. |||

XXVIII. Qui conta del vano parlamento per pace fare tra ’l Re e ’l Soldano, e della nostra ritratta verso Damiata. |||

XXIX. Ove si mette per conto la fazione e maniera come fu preso il buon Santo Re. |||

XXX. Come io fossi preso, e condotto in fine di vita, e poi guarito per un beveraggio datomi da un buon Saracino. |||

XXXI. Di quello avvenne dopo la mia guerigione, e come fui menato là dove erano le genti del Re. |||

XXXII. Come fu menato il Trattato per la diliveranza del Re e nostra. |||

[p. 275 modifica]

XXXIII. Come appresso il Trattato si approdò alla nuova Albergheria del Soldano, e come gli Almiranti si giuraro contra di lui. |||

XXXIV. Come i Cavalieri della Halcqua uccisono il Soldano di Babilonia. |||

XXXV. Del male che ci avvenne dopo che ’l Soldano fue ucciso, e delle nuove convenenze giurate cogli Almiranti. |||

XXXVI. Come fummo fatti scendere a valle sino a Damiata, e come questa fue resa ai Saracini. |||

XXXVII. Come dopo lunga disputazione fummo finalmente diliverati di prigionia. |||

XXXVIII. Qui conta come fu lealmente pagato il tanto del riscatto pattuito, e come femmo vela por Acri di Soria. |||

XXXIX. Qui si fa incidenza per contare alquanti fatti che ci avvennero in Egitto, e che erano stati intralasciati. |||

XXXX. Di ciò che avvenne in Damiata alla buona Dama Madonna la Reina. |||

XXXXI. Qui dice il conto come ’l Re sofferse disagio in nave, e come io ebbi in Acri molte tribolazioni. |||

XXXXII. Come ’l Re tenne consiglio del ritornare in Francia o del rimanere in Terra Santa, e come s’attenne al rimanere. |||

XXXXIII. Come ’l Re tenne a suo spendio me e la mia bandiera sino al tempo di Pasqua a venire. |||

XXXXIV. Di tre Imbasciate che vennero al Re in Acri. |||

XXXXV. Nel quale si ritrae ciò che Frate Ivo il Bretone raccontò del Veglio della Montagna. |||

XXXXVI. Come il buon Re ponesse condizioni di tregua ed alleanza cogli Almiranti d’Egitto contro ’l Soldano di Damasco, e come gli Almiranti sapessero non menarle a conchiusione. |||

XXXXVII. Dove si fa incidenza por porre in conto ciò che i nostri Messaggeri ritrassono dei Tartarini e del loro Gran Re. |||

XXXXVIII. Di alcuni Cavalieri stranii che vennero al Re a Cesarea, e di ciò ch’e feciono e raccontarono. |||

XXXXIX. Delle nuove convenenze ch’io feci col Re appresso la Pasqua venuta, e della Giustizia ch’io vidi fare a Cesarea. |||

L. Delle tregue ed alleanze cogli Almiranti d’Egitto contro ’l Soldano di Damasco, le quali tuttavia non approdaro a compimento, e di ciò che avvenne sotto Giaffa. |||

[p. 276 modifica]

LI. Ove si conta per inframmessa del buon Conte di Giaffa Messer Gualtieri di Brienne, delle sue cavallerie, e della sua pietosa morte. |||

LII. Come si fu pace tra ’l Soldano di Damasco e gli Almiranti d’Egitto, e come noi non avemmo più con nissun di loro nè triegua nè pace. |||

LIII. Come i Turchi di Damasco vennero davanti Acri, e poi partitisine assalirono Saetta e la misero a distruzione. |||

LIV. Come il buon Re s’astenesse dello andare a Gerusalemme in maniera di pellegrino. |||

LV. Delle munizioni e difese che ’l Re fece a Giaffa ed a Saetta, e di ciò che avvenne nel frattempo. |||

LVI. Come assalimmo la Città di Belinas, e del pericolo nel quale fui capitanando la prima battaglia del Re. |||

LVII. Del pellegrinaggio a Nostra Donna di Tortosa, e come avvenne che la Reina s’agginocchiasse davanti i miei camelotti. |||

LVIII. Come il buon Re, saputo la morte di Madama sua Madre, accogliesse il pensiero di ritornare in Francia. |||

LIX. Come col Re femmo vela per ritornare in Francia, e delle malenanze che ci incolsero presso Cipri. |||

LX. Di ciò che vedemmo nell’Isola di Lampadusa, e di un bello miracolo di Nostra Donna di Valverde. |||

LXI. Come finalmente scendemmo al porto di Yeres in terra di Provenza, e di ciò che ivi avvenne. |||

LXII. Nel quale si ritrae come io mi scompagnassi dal buon Re, e come ponessi opera al maritaggio del Re di Navarra. |||

LXIII. Come ’l buon Re si reggesse dopo ’l suo ritorno di Terra Santa, e come fusse troppo grande amadore di pace. |||

LXIV. Come amasse lo onore di Dio e de’ Santi e d’altre sue sante costume. |||

LXV. De’ buoni Stabilimenti ch’e’ fece, e del prò ritrattone dal Reame. |||

LXVI. Come fusse largo ed allegro elemosiniere. |||

LXVII. Come ’l Santo Re riprendesse la Croce maluriosamente, e come fosse condotto in fin di vita appresso Tunisi. |||

LXVIII. Dei santi ed ultimi ammaestramenti ch’esso diede al figliuolo. |||

LXIX. Della santa morte del Santo Re, e come fu poscia annoverato tra Confessori della Fede. |||

LXX. Un’ultima parola sul caro e Santo mio Re. |||

_________________

Estratto da "https://it.wikisource.org/w/index.php?title=La_sesta_crociata,_ovvero_l%27istoria_della_santa_vita_e_delle_grandi_cavallerie_di_re_Luigi_IX_di_Francia/Indice&oldid=2584552"