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364 indice delle materie.


Alessandrino Cardinale, 138.

Alessandro VI, papa per la forza, 124.

Alessandro Magno lodato, 271. — Pronostico che di lui fanciullo fanno gli ambasciatori del Re di Persia, 319. — Piange per non avere ancor vinto un sol mondo di infiniti che avea udito ritrovarsi, 28, — Discepolo d’Aristotele, 34. — Venera Omero, 57. — Quanto amasse e onorasse Apelle, 67, 68, — Perchè una volta piagnesse in udire le vittorie di Filippo suo padre, 139. — Sua continenza, 204. — Estenuata, 208. Sue imprese, 212, — Quanto bene facesse a molti popoli barbari, cogl’insegnamenti d’Aristotele, 281, 282. (Vedi Dario.)

Alessandro re de’ Giudei, uomo crudelissimo, 188.

Alfonso I, d’Aragona, ironicamente faceto, 143. — Si compiacea d’esser burlato, 152. — Sua risposta, 150 (Vedi Anella.)

Allegrezza; morte di Argentina gentildonna pisana proceduta da subita ed estrema allegrezza, 123.

Altoviti nemico d’un Alamanni; casetto ridicolo, 146.

Amabilità produce amore, 227.

Amalasunta regina de’Goti, lodata, 198.

Amare; chi ama assai, parla poco, 221. — Con minor pericolo possono gli uomini mostrar d’amare che le donne, ivi. — Maniera di farsi amare da’ principi, 267 e seg.

Amato; sue condizioni necessarie, 223.

Amatori; loro differenti costumi, 18.

Ambigui molli di varie sorte, 132.

Ambiguità rende le facezie acutissime e maravigliose, 131.

Ambizione delle donne, 236.

Amici celebrati presso gli antichi, 103.

Amici veri pochi si trovano, 103. — Si debbono eleggere con molto studio, ivi.

Amici de’ principi come si portino con essi per lo più, 245.

Amicizia affettata, 116. — Amicizia non dee tralasciarsi di coltivare a cagione de’ falsi amici, 104.

Ammonizioni dissimulate quai siano, 141.

Amore; sua definizione, 285. —
Non pare che possa stare colla ragione, 293. — Mezzi cattivi che inducono amore, detestati, 162. — Ragionamenti d’amore, e come in essi debba diportarsi la Donna di Palazzo, 219, 220 — Amore di amicizia solo conviene alle maritate, 222. — Amore ne’ vecchi, ridicolo, 82. — Amore publico è cosa durissima; pur qualche volta giova, 230. — Amor quieto e ragionevole, accennato, 284. — Sue lodi, 293. È pericoloso anch’esso, 220, 291. — Amor sensuale è malo in ogni età, 288. — Suoi mali effetti, 298. — Amor vero dal falso è difficile a discernersi, 220. — Segni del vero, 221. — Danni e pregiudici del falso, 286. — Amor verso la bellezza in astratto, e universale, 299. — Amore sostanziale, cioè lo Spirito Santo, sue lodi, e suoi Maravigliosi effetti, 302 E seg.

Ancille liberano Roma, 196. (Vedi Giunone.)

Anconitani due che combattono insieme a Perugia, derisi, 30.

Anella; curioso fatto di certe anella rubate ad Alfonso i d’Aragona, 143.

Angeli; come l’uomo con essi communichi, 285. — Perchè ad essi comparata una bella, ancorché attempata, gentildonna, 137.

Angolem (d ') Monsignor, lodato, 56, 272.

Anima bella, cagione per lo più della bellezza de' corpi, 292. — Anima, divisa in due parli, 265. — Sua cura, ivi. — Dee contemplar sè medesima, 300. — Anima, per indole, 290. — Anime delle donne più ingombrate dalle passioni che quelle degli uomini, 304.

Animali imperfettissimi a gran torto si dicon le donne, 119.

Animali; loro vario instinto come si conosca, 290.

Animo; beni dell’animo e lor natura, 269. — L’animo e non il corpo il vero amante tenta di possedere, 162.

Animosi. (Vedi Arditi.)

Anna regina di Francia, lodata, 198.

Annibaie scrisse un libro in greco, 62.

Anteo biasimato, 271.

Antichi scrittori imitavano, ma non in