settimana, cominciò in nome del popolo la confession generale;
e dicendo: Io ho peccato in mal fare, in mal dire, in
mal pensare, — e quel che seguita, facendo menzion di tutti
i peccati mortali; un compare, e molto domestico del prete,
per burlarlo disse ai circostanti: Siate testimonii tutti di
quello che per sua bocca confessa aver fatto, perch’io intendo
notificarlo al vescovo. — Questo medesimo modo usò
Sallaza dalla Pedrada per onorar una signora, con-la quale
parlando, poi che l’ebbe laudata, oltre le virtuose condizioni,
ancor di bellezza, ed essa rispostogli che non meritava tal
laude, per esser già vecchia, le disse51: Signora, quello che di
vecchio avete, non è altro che lo assomigliarvi agli angeli,
che furono le prime e più antiche creature che mai formasse
Dio.
LXV. Molto servono ancor così i detti giocosi per pungere,
come i detti gravi per laudar, le metafore bene accommodate,
e massimamente se son risposte, e se colui che risponde
persiste nella medesima metafora detta dall’altro. E
di questo modo fu risposto a messer Palla de’ Strozzi, il quale
essendo forauscito di Fiorenza, e mandandovi un suo per altri
negozii, gli disse, quasi minacciando: Dirai da mia parte
a Cosimo de’ Medici, che la gallina cova. — Il messo fece
l’ambasciata impostagli; e Cosimo, senza pensarvi, subito gli
rispose: E tu da mia parte dirai a messer Palla, che le galline
mal possono covar fuor del nido. — Con una metafora
laudò ancor messer Camillo Porcaro gentilmente il signor
Marc’Antonio Colonna; il quale avendo inteso, che messer
Camillo in una sua orazione aveva celebrato alcuni signori italiani
famosi nell’arme, e, tra gli altri, d’esso aveva fatto
onoratissima menzione, dopo l’averlo ringraziato, gli disse:
Voi, messer Camillo, avete fatto degli amici vostri, quello
che de’ suoi denari talor52 fanno alcuni mercatanti, li quali
quando si ritrovano aver qualche ducato falso, per spazzarlo
pongon quel solo tra molti buoni, ed in tal modo lo spendeno;
così voi per onorarmi, bench’io poco vaglia, m’avete
posto in compagnia di così virtuosi ed eccellenti signori,
ch’io col merito loro forsi passerò per buono. — Rispose al
lor messer Camillo: Quelli che falsifican li ducati sogliono