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libro quarto. 265


XXIX. Allor il signor Gaspar, Signor Ottaviano, disse, perchė molto avete laudato la buona educazione, e mostrato quasi di credere che questa sia principal causa di far l’uomo virtuoso e buono, vorrei sapere se quella instituzione che ha da far il Cortegiano nel suo principe deve esser cominciata dalla consuetudine, e quasi dai costumi cotidiani, li quali, senza che esso se ne avvegga, lo assuefacciano al ben fare; o se pur se gli deve dar principio col mostrargli con ragione la qualità del bene e del male, e con fargli conoscere, prima che si metta in cammino, qual sia la buona via e da seguitare, e quale la mala e da fuggire: in somma, se in quell’animo si deve prima introdurre e fondar le virtù con la ragione ed intelligenza, ovver con la consuetudine.— Disse il signor Ottaviano: Voi mi mettete in troppo lungo ragionamento; pur acciò che non vi paja ch’io manchi per non voler rispondere alle dimande vostre, dico, che secondo che l’animo e ’l corpo in noi sono due cose, così ancora l’anima è divisa in due parti, delle quali l’una ha in sè la ragione, l’altra l’appetito. Come adunque nella generazione il corpo precede l’anima, così la parte irrazionale dell’anima precede la razionale: il che si comprende chiaramente nei fanciulli, ne’ quali quasi subito che son nati si vedeno l’ira e la concupiscenza, ma poi con spazio di tempo appare la ragione. Però devesi prima pigliare cura del corpo che dell’anima, poi prima dell’appetito che della ragione; ma la cura del corpo per rispetto dell’anima, e dell’appetito per rispetto della ragione: chè secondo che la virtù intellettiva si fa perfetta con la dottrina, così la morale si fa con la consuetudine. Devesi adunque far prima la erudizione con la consuetudine, la qual può governare gli appetiti non ancora capaci di ragione, e con quel buon uso indrizzargli al bene; poi stabilirgli con la intelligenza, la quale benchė più tardi mostri il suo lume, pur dà modo di fruir più perfettamente le virtù a chi ha bene instituito l’animo dai costumi, nei quali, al parer mio, consiste il tutto. —

XXX. Disse il signor Gaspar: Prima che passiate più avanti, vorrei saper che cura si deve aver del corpo, perchė avete detto che prima devemo15 averla di quello che dell’ani-