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138 | il cortegiano |
così ben dorargli53, che all’occhio pajon molto più belli che i
buoni; però se così si trovassero alchimisti d’uomini, come
si trovano de’ ducati, ragion sarebbe sospettar che voi foste
falso, essendo, come sete, di molto più bello e lucido metallo,
che alcun degli altri. — Eccovi che questo loco è commune
all’una e l’altra sorte di motti; e così sono molt’altri, dei
quali si potrebbon dar infiniti esempii, e massimamente in
detti gravi; come quello che disse il Gran Capitano, il quale,
essendosi posto a tavola, ed essendo già occupati tutti i lochi,
vide che in piedi erano restati dui gentiluomini italiani,
i quali avean servito nella guerra molto bene; e subito esso
medesimo si levò, e fece levar tutti gli altri e far loco a que’
doi, e disse: Lasciate sentare a mangiar questi signori, che
se essi non fossero stati, noi altri non aremmo ora che mangiare.
— Disse ancor a Diego Garzia, che lo confortava a levarsi
d’un loco pericoloso, dove batteva l’artigliaria: Dapoi
che Dio non ha messo paura nell’animo vostro, non la vegliate
voi metter nel mio. — E ’l re Luigi, che oggi è re di
Francia, essendogli, poco dapoi che fu creato re, detto che
allor era il tempo di castigar i suoi nemici, che lo aveano
tanto offeso mentre era duca d’Orliens, rispose, che non toccava al re
di Francia vendicar l’ingiurie fatte al duca d’Orliens.
LXVI. Si morde ancora spesso facetamente con una certa gravità senza indur riso; come disse Gein Ottomani, fratello del Gran Turco, essendo prigione in Roma, che ’l giostrare, come noi usiamo in Italia, gli parea troppo per scherzare, e poco per far da dovero. E disse, essendogli referito quanto il re Ferando minore fosse agile e disposto della persona nel correre, saltare, volteggiare e tai cose: che nel suo paese i schiavi facevano questi esercizi, ma i signori imparavano da fanciulli la liberalità, e di questa si laudavano. Quasi ancora di tal maniera, ma un poco più ridicolo, fu quello che disse l’arcivescovo di Fiorenza al cardinale Alessandrino: che gli uomini non hanno altro che la roba, il corpo e l’anima; la roba è lor posta in travaglio dai jurisconsulti, il corpo dai medici, e l’anima dai teologi. — Rispose allor il Magnifico Juliano: A questo giunger si potrebbe. quello che diceva Nicoletto, cioè che di raro si trova mai ju-