Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
220 | il cortegiano |
esser ben chiara dell’amore mostratole. — Rispose ridendo il
Magnifico: Io non lo so, perchè gli uomini oggidì sono tanto
astuti; che fanno infinite dimostrazion false, e talor piangono
quando hanno ben gran voglia di ridere; però bisogneria
mandargli all’Isola Ferma24, sotto l’arco dei leali innamorati.
Ma acciò che questa mia Donna, della quale a me convien
aver particolar protezione per esser mia creatura, non incorra
in quegli errori ch’io ho veduto incorrere molt’altre,
io direi ch’ella non fosse facile a creder d’esser amata; nè
facesse come alcune, che non solamente non mostrano di
non intendere chi lor parla d’amore, ancora che copertamente,
ma alla prima parola accettano tutte le laudi che lor
son date, ovver le negano d’un certo modo, che è più presto
un invitare d’amore quelli coi quali parlano, che ritrarsi.
Però la maniera dell’intertenersi nei ragionamenti d’amore,
ch’io voglio che usi la mia Donna di Palazzo, sarà il rifiutar
di creder sempre, che chi le parla d’amore, l’ami però: e
se quel gentiluomo sarà, come pur molti se ne trovano, prosuntuoso,
e che le parli con poco rispetto, essa gli darà tal
risposta, ch’el conoscerà chiaramente che le fa dispiacere;
se ancora sarà discreto, ed usarà termini modesti e parole
d’amore copertamente, con quel gentil modo che io credo
che faria il Cortegiano formato da questi signori, la donna
mostrerà non l’intendere, e tirerà le parole ad altro significato,
cercando sempre modestamente, con quello ingegno e
prudenza che già s’è detto convenirsele, uscir di quel proposito.
Se ancor il ragionamento sarà tale, ch’ella non possa
simular di non intendere, piglierà il tutto come per burla,
mostrando di conoscere che ciò se le dica più presto per onorarla
che perchè così sia, estenuando i meriti suoi, ed attribuendo
a cortesia di quel gentiluomo le laudi che esso le darà;
ed in tal modo si farà tener per discreta, e sarà più
sicura dagl’inganni. Di questo modo parmi che debba intertenersi
la Donna di Palazzo circa i ragionamenti d’amore.
LV. Allora messer Federico, Signor Magnifico, disse, voi ragionate di questa cosa, come che sia necessario che tutti quelli che parlano d’amore con donne dicano le bugie, e cerchino d’ingannarle: il che se così fosse, direi che i vostri do-