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libro terzo. | 221 |
cumenti fossero buoni; ma se questo cavalier che intertiene
ama veramente, e sente quella passion che tanto affligge talor
i cori umani, non considerate voi in qual pena, in qual calamità
e morte lo ponete, volendo che la donna non gli creda
mai cosa che dica a questo proposito? Dunque i scongiuri, le
lacrime e tant’altri segni, non debbono aver forza alcuna?
Guardate, signor Magnifico, che non si estimi che, oltre alla
naturale crudeltà che hanno in sè molte di queste donne,
voi ne insegnate loro ancora di più. — Rispose il Magnifico:
Io ho detto non di chi ama, ma di chi intertiene con ragionamenti
amorosi, nella qual cosa una delle più necessarie
condizioni è, che mai non manchino parole; e gl’inamorati
veri, come hanno il core ardente, così hanno la lingua fredda,
col parlar rotto, e subito silenzio; però forse non saria
falsa proposizione il dire: Chi ama assai, parla poco. Pur di
questo credo che non si possa dar certa regola, la diversità
dei costumi degli uomini; nè altro dir saprei, se non che
la donna sia ben cauta, e sempre abbia a memoria, che con
molto minor pericolo posson gli uomini mostrar d’amare, che
le donne.
LVI. Disse il signor Gasparo ridendo: Non volete voi, signor Magnifico, che questa vostra così eccellente Donna essa ancora ami, almen quando conosce veramente esser amata? Atteso che se ’l Cortegiano non fosse redamato, non è già credibile che continuasse in amare lei; e così le mancheriano molte grazie, e massimamente quella servitù e riverenza, con la quale osservano e quasi adorano gli amanti la virtù delle donne amate. — Di questo, rispose il Magnifico, non la voglio consigliare io; dico ben che lo amar come voi ora intendete estimo che convenga solamente alle donne non maritate; perchè quando questo amore non può terminare in matrimonio, è forza che la donna n’abbia sempre quel remorso e stimolo che s’ha delle cose illicite, e si metta a pericolo di macular quella fama d’onestà che tanto l’importa. Rispose allora messer Federico ridendo: Questa vostra opinion, signor Magnifico, mi par molto austera, e penso che l’abbiate imparata da qualche predicator, di quelli che riprendono le donne inamorate de’ secolari per averne essi