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298 il cortegiano


lamente nel corpo, perde questo bene e questa felicità subito che la donna amata, assentandosi, lascia gli occchi senza il suo splendore, e conseguentemente l’anima viduata del suo bene; perchè, essendo la bellezza lontana, quell’influsso amoroso non riscalda il core come faceva in presenza, onde i meati restano aridi e secchi, e pur la memoria della bellezza move un poco quelle virtù dell’anima, talmente che cercano di diffondere i spiriti; ed essi, trovando le vie otturate, non hanno esito, e pur cercano d’uscire, e così con quei stimoli rinchiusi pungon l’anima, e dannpole passione acerbissima, come a’ fanciulli quando dalle tenere gingive cominciano a nascere i denti: e di qua procedono le lacrime, i sospiri, gli affanni e i tormenti61 degli amanti, perchè l’anima sempre s’affligge e travaglia, e quasi diventa furiosa, finchè quella cara bellezza se le appresenta un’altra volta; ed allor, subito s’acqueta e respira, ed a quella tutta intenta si nutrisce di cibo dolcissimo, nè mai da così soave spettacolo partir vorria. Per fuggir adunque il tormento di questa assenza, e goder la bellezza senza passione, bisogna che ’l Cortegiano con l’ajuto della ragione revochi in tutto il desiderio dal corpo alla bellezza sola, e, quanto più può, la contempli in sè stessa semplice e pura, e dentro nella imaginazione la formi astratta da ogni materia; e così la faccia amica e cara all’anima sua, ed ivi la goda, e seco l’abbia giorno e notte, in ogni tempo e loco, senza dubio di perderla mai; tornandosi sempre a memoria, che ’l corpo è cosa diversissima dalla bellezza, e non solamente non l’accresce62, ma le diminuisce la sua perfezione. Di questo modo sarà il nostro Cortegiano non giovane fuor di tutte le amaritudini e calamità che senton quasi sempre i giovani, come le gelosie, i sospetti, li sdegni, l’ire, le disperazioni, e certi furor pieni di rabbia, dai quali, spesso son indotti a tanto errore, che alcuni non solamente batton quelle donne che amano, ma levano la vita a sè stessi; non farà ingiuria a marito; padre, fratelli o parenti della donna amata; non darà infamia a lei; non sarà sforzato di raffrenar talor con tanta difficoltà gli occhi e la lingua per nonbn scoprir i suoi desideri ad altri; non di tolerar le passioni nelle partite, nè delle assenze: chè chiuso nel core si porterà sempre